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La mia esperienza con le divertenti P.O. di APOI

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Qui troverai tips, rimedi, risorse utili, simpatici prospetti e planner per ottimizzare il tempo e gli spazi, nonché consigli utili per una gestione domestica più organizzata.
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Prima che mi chiediate cosa sono le P.O. e soprattutto cos’è APOI vi spiego subito a cosa mi riferisco.

P.O. sta per Professional Organizers

APOI è l’acronimo di Associazione Professional Organizers Italia.

A Roma, si è appena concluso il terzo evento nazionale Apoi dal titolo

Impara ad organizzarti…divertendoti!!!

ed io naturalmente ne ho approfittato! Mi sono iscritta on line diversi giorni fa, l’ingresso infatti era gratuito!

apoi

Poi, puntuale sono arrivata alle 15.00 per trascorrere un intero pomeriggio al’insegna dell’organizzazione, space clearing, decluttering, e tutto ciò che ruota intorno alla casa, lo stress da cambio di stagione, lo spazio ridotto e i tempi ristretti, il cambio di stagione imminente.

Appena arrivata, dopo aver registrato il mio ingresso ho avuto in omaggio una coloratissima shopping bag e subito ho partecipato allo spazio Casa Organizzata affrontando, in collaborazione con Domopak Space Living, il cambio di stagione con i consigli di Selina e Francesca.

A parte i numerosissimi consigli per non stressarmi troppo davanti all’armadio, ho imparato un simpaticissimo rimedio per catalogare le scarpe e che voglio condividere con voi:

Procuratevi una scatola per le scarpe. Basterà fotografare le scarpe de riporre e applicare le immagini sulla scatola. La foto dei sandali estivi da un lato, quella delle scarpe da trekking dall’altro. Ad ogni cambio di stagione basterà capovolgere la scatola per avere a portata di mano l’indicazione e riporre così le nostre scarpe senza pensarci troppo!

etichettatriceTra uno spazio e l’altro mi sono imbattuta nelle etichettatrici Brother. Non erano in vendita ma mi riprometto di fare presto questo acquisto.

E’ necessario, quasi indispensabile!

No, non è vero, si può vivere anche senza! Ma volete mettere i faldoni dell’archivio e delle bollette perfettamente intestati, le etichette sui libri e sui quaderni di vostro figlio, grembiuli e tute opportunamente identificate, scatole e barattoli perfettamente etichettati nel loro contenuto, foto perfettamente catalogate. Insomma non credete anche voi che questa spesa abbia un senso?

In un altro spazio ho ascoltato attentamente i consigli di Silva e Greta per lo Space Clearing e il Declutter, due valide strategie di ottimizzazione degli spazi.

Alle 16.00 ho prenotato una consulenza personalissima con il P.O. Sergio che mi ha dedicato mezz’ora del suo tempo dispensando preziosi consigli. L’argomento che gli ho sottoposto è stato come “ritagliare” spazio e tempo necessari alla pseudo-attività-lavoro che svolgo da casa tra cucina, faccende e famiglia da gestire. Inutile dire che il primo consiglio è stato: “Smetti di rispondere alle email alle 3 del mattino! Piuttosto ritaglia due ore di tempo, tutti i giorni, alla stessa ora in cui, senza distrazioni, potrai gestire il lavoro e gli impegni” …Prometto che ci proverò!

Nel corner “Sfrutta gli Spazi” Natalia e Valentina mi hanno insegnato che

Ogni spazio è buono!

…e che l’80% della confusione che c’è in una casa non dipende dall’assenza di spazi disponibili ma dalla mancanza di organizzazione.

Allora via con divisori, mensole, nicchie, scaffali, piccoli contenitori e grandi idee salva spazio.

E’ stato bello osservare l’entusiasmo e la dedizione di tutte le P.O. partecipanti, tra queste Linda di Nuove Abitudini.

Conoscevo già il suo sito, le immagini dai colori tenui scelte con cura, le citazioni sempre attinenti, i consigli preziosi, mai buttati lì a caso ma assolutamente “organizzati”.

Un selfie e una stretta di mano, con l’augurio di incontrarci di nuovo in internet o in qualche altro evento simile.

apoi

PS: mi è dispiaciuto non aver potuto acquistare il libro di Sabrina Toscani dal titolo Facciamo ordine in casa, nel lavoro, nella vita

Rimedierò!!!

 

Organizzare divertendomi, sembra facile…e lo è!

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Non posso mancare a questo evento per nulla al mondo! Imparare ad organizzare l’armadio, la spesa, la vita… divertendomi!

Caspita, quando mi ricapita.

Giunto alla III edizione questo evento promosso da APOI, Associazione Professional Organizer Italia, è rivolto a…

a chi ama leggere ma non ha il tempo di farlo, a chi ama ospitare gli amici ma sente di non avere lo spazio adatto, a chi mangia sempre le stesse cose, a chi non sopporta più le riunioni inutili in ufficio e a chi è al parco con i propri figli ma pensa ad altro. A chi passa giornate a rispondere alle email e a chi sta lavorando da casa ma non sa come allestire il proprio spazio

Saranno presenti partner VIP oltre 80 Professional Organizers italiani che daranno supporto e consulenza ai visitatori.

L’evento che si svolgerà sabato 8 ottobre in Roma, a Testaccio, presso la Città dell’Altra Economia, è gratuito ed è aperto al pubblico, dalle ore 15.00 alle 20.30.

Riuscirò durante l’arco di un solo pomeriggio a imparare tutto quello che finora non sono riuscita a comprendere dato il caos che regna in casa mia, nella mia borsa, nella mia agenda ecc ecc?

Sì sono ottimista, “armata” di penna e taccuino estorcerò ai Professional Organizer presenti ogni informazione utile per tornare a casa organizzatissima, almeno mentalmente, per poi mettere in pratica i loro preziosi insegnamenti.

Bene se non avete impegni vi invito a registrarvi e a partecipare a questo evento, chissà poi quando si farà di nuovo! Se invece non riuscirete a partecipare…tornate a trovarmi, vi racconterò ogni dettaglio!!!

Sabato 8 Ottobre 2016

ore 15.00-20.30

presso Città dell’Altra Economia

Testaccio, Roma

potete fin d’ora registrare gratuitamente il vostro ingresso

—> Biglietti On Line <—

Il programma, vastissimo, è disponibile cliccando sul link

INFORMAZIONI E PROGRAMMA

 

organizzare-divertendomi

La mia raccolta …è differente!

Raccolta differenziata
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Qualche giorno fa nel mio quartiere c’è stata la distribuzione dei contenitori adibiti alla raccolta differenziata.

Ho ricevuto tre buste plastificate color verde, rispettivamente per la carta/cartone/cartoncino, per il vetro, per la plastica e il metallo. Poi un piccolo (e quando dico piccolo, intendo dire veramente piccolo!) secchio per l’umido, una confezione di sacchetti trasparenti e compostabili (o biodegradabili?)*, e una busta di carta di cui non ne conosco tuttora l’utilità…

Fermo restando che sotto, in strada, di differenziato c’è ben poco, l’immondizia è talmente tanta che i secchi non riescono a contenerla e quando vengono (le volte che vengono!) a prenderla non vedo tutta questa cura per la differenziata, io mi adopererò, da adesso in poi, a gestire meglio i rifiuti di casa.

Ah dimenticavo mi hanno consegnato, insieme alla dotazione, un comodo depliant illustrativo per identificare i principali rifiuti.

In questo depliant (trattasi di tre piccoli elenchi) sono indicate le tipologie di rifiuto e la loro dest
inazione.

Fin quando la carta va nella carta e il vetro va nel vetro va bene!

I problemi sorgono dopo, durante la quotidianità della casa. Vi faccio qualche esempio:

  • pannolini per bambini. Vanno gettati nell’indifferenziato? Così Raccolta differenziatacome sono? Vanno …ehm…puliti? Per fortuna i miei bimbi son tutti belli e cresciuti altrimenti avrei dovuto optare per i pannolini lavabili!!
  • capsule del caffè, che a parte quelle Vergnano completamente compostabili, le altre vanno aperte pulite dei fondi del caffè (che andranno nell’umido), sciacquate e poi messe nella plastica e metallo. Benissimo, smetto di usare l’espresso e torno alla mia tradizionale moka!!
  • Si rompe il bicchiere di cristallo? Quello del servizio buono? Sappiate che non va nel vetro! Non è un imballaggio!
  • Gli scontrini? Non gettateli nella carta! Fareste un grande errore di valutazione!! (E adesso che ci faccio? me li mangio???)
  • Il cartone della pizza a domicilio, in quanto unto e sporco va nell’indifferenziata!
  • La carta di alluminio, quella che utilizzate per avvolgere gli alimenti, può andare nel vetro o nella plastica secondo il regolamento del vostro Comune! Telefonate!
  • Penne e pennarelli? Indifferenziata! Lo so, sono di plastica ma non rientrano nella categoria degli imballaggi, così come i giocattoli dei vostri figli. Quelli ingombranti andranno all’isola (che non c’è??) …no quella ecologica! Babbo Natale da adesso in poi porterà solo libri, tiè!
  • Piatti, specchi e bicchieri, via nell’indifferenziata! Pure i bicchieri che son di vetro? Sì sì pure quelli!
  • I tovaglioli di carta….nella carta ovvio! Ma se sono usati e sporchi…via nell’umido, poiché biodegradabili! Avrei detto indifferenziata, ma a questo punto mi si stanno confondendo le idee!
  • Peli e capelli…nell’umido! Forse era scontato, mah…
  • ora veniamo al pezzo forte, il Tetrapack. Non è plastica, non è carta. Cos’é? E’ Tetrapack! Chiamate il vostro Comune di residenza e fatevelo dire da loro!
  • Le confezioni di pasta, biscotti, pane confezionato…leggete l’etichetta e se trovate un triangolo con codice “07” significa che si tratta di imballaggi non riciclabili. Quindi? Telefonate!

raccolta differenziata appA questo punto le mie idee sono sempre più confuse. Per chiarire meglio ho trovato su Google Play una comoda applicazione. Eccola qui:

Si chiamaRaccolta Differenziata Roma ed è gratuita.

Vi consiglio di cercare un’app analoga del vostro Comune di residenza poiché i regolamenti variano da Comune a Comune.

Nell’app ci sono gli elenchi completi dei rifiuti, la ricerca è abbastanza intuitiva.

Per chi invece è condizionato dalla raccolta differenziata porta a porta esiste un’app dal nome mySir. Va indicato il Comune di residenza e troverete in aggiunta alla precedente un pratico calendario con le date e gli orari di raccolta. Pratico no?

Utensili in cucina sempre in ordine

utensili
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Tempo fa decisi di fare ordine e pulizia profonda in cucina. Tanto profonda che ho ritrovato pentole e padelle nuove di zecca che non mi ricordavo di aver acquistato.

Quindi ho deciso di fare spazio nella credenza, o meglio ancora, di ottimizzare lo spazio che avevo per poterle tenere sempre tutte a portata di mano.

Devo dire che almeno una volta l’anno dovremmo “rivedere” i fondi delle padelle, soprattutto quelle antiaderenti, i loro manici che assicurino una presa sicura e le misure. Inutile avere due pentole di uguale misura, magari ci manca proprio quella che ci permetterebbe un sugo al ragù divino!

I piccoli elettrodomestici andrebbero puliti e disinfettati. Il tritatutto e il frullatore ad esempio si possono mettere in moto qualche attimo inserendo all’interno acqua e un cucchiaino di bicarbonato e risciacquando poi bene.

utensili3Le stoviglie ed i mestoli? Basta metterli nella lavapiatti tutti insieme o, in mancanza di questa, immersi in una bacinella contenente acqua e aceto per una mezz’ora. Vanno poi sciacquati e asciugati benissimo prima di riporli.

 

Quindi il mio consiglio è:

  1. Svuotare completamente le credenze e i cassetti
  2. Pulire le superfici interne ed esterne con una soluzione di acqua e aceto in parti uguali. Ricordate di asciugare bene le superfici prima di rimettere tutto a posto.
  3. Uno ad uno, verificare lo stato dei nostri utensili e, una volta lavati ed asciugati vanno riposti con un certo criterio.
  4. i coperchi impilati nello scolapiatti, oppure in una scatola, dal più grande al più piccolo.utensili
  5. le pentole, più profonde, una dentro l’altra e allo stesso modo le padelle e i tegami. Le padelle antiaderenti vanno protette inserendo tra l’una e l’altra un “tondo” di silicone di quelli che si comprano a metraggio, debitamente ritagliati a misura da noi.
  6. Ricorda, per un miglior utilizzo, tutti gli oggetti vanno riposizionati suddividendoli e raggruppandoli per tipologia, utilizzo e grandezza.

 

 

10 domande per riordinare consapevolmente

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Ricordate l’articolo che ho scritto lo scorso anno sul libro “magico”? Il libro che, in pochi mesi, ha fatto arricchire i mercatini dell’usato di mobili, oggetti e indumenti dati via senza misura? Parlo naturalmente de “Il magico potere del riordino”, che detto fra noi di magico ha ben poco, anche se qualche spunto positivo da quel libro, lo confesso qui ora, io l’ho trovato!!

Ebbene oggi torno a parlare di riordino, più esattamente delle 10 domande che dovrete porvi nel momento in cui decidete di buttare/regalare/riciclare qualsiasi oggetto o indumento voi abbiate. Il mio motto è

Riordinare consapevolmente!

Il motivo è uno solo: a furia di buttare via cose siete rimaste come si dice a Roma “con una scarpa e una ciavatta”! E questo non va affatto bene. Pertanto seguite questi 10 input per un riordino consapevole della vostra casa.

1. Questo è un oggetto che uso regolarmente in casa?

Ok, prendete ad esempio, gadget, calamite, sciarpette con logo, portachiavi, ecc. L’utilizzo di queste cose in casa è frequente? Sì, tenetele. No, datele via senza alcun rimpianto.

2. Malgrado l’utilizzo non sia costante, è qualcosa che amo?

Naturalmente, non dovrete tener conto degli oggetti/indumenti stagionali, che per alcuni mesi dell’anno sono inutilizzati.

Parliamo invece di oggetti a cui siamo particolarmente affezionati. L’esempio che vi porto è quello di un portagioie in legno intarsiato che ho acquistato durante uno dei miei primi viaggi in Africa. Ecco, con il mio arredamento attuale magari non c’azzecca un granché ma non mi sognerei, mai e poi mai, di darlo via.

3. E’ un oggetto che ho in casa solo perché mi è stato regalato?

È probabile che ci sia almeno una cosa nella vostra casa che sta lì ad ammuffire solo perché si tratta di un regalo fatto da qualcuno e quindi, nel darlo via, sentireste un rimorso o senso di colpa.

Comprensibilissimo per carità, ma ricordate che vivete le vostre emozioni in una casa tutta vostra. Oggetti che non vi appartengono, non vi piacciono o a cui non siete affezionati potranno essere donati, riciclati.

Per questo motivo quando fate un regalo a qualcuno, dovete pensare non alle vostre esigenze ma a quelle della persona che lo riceverà! Solo così sarete certi che i vostri doni saranno sempre molto apprezzati.

4. E’ un oggetto che qualsiasi altra persona potrebbe amare, ma io proprio non riesco a sentirlo mio?

Non si amano le cose per dovere. I prodotti artigianali soprattutto, se non rispecchiano la vostra persona, non riuscirete mai ad amarli quanto “dovreste”. Ad esempio, se voi indossate abiti classici ed eleganti cosa ve ne fate di una pochette in feltro che, benché carina e ben fatta, non riuscireste mai a portare.

5. E se un giorno dovesse servirmi di nuovo?

Convintissimi di dare via un oggetto, il dubbio resterà comunque. Purtroppo questa è una pena da scontare quando si decide di attuare un declutter drastico in casa. Pazienza. Ci penseremo quando sarà il momento!

6. Devo tenere i doppioni della stessa cosa?

Quanti cucchiai o spatole in silicone avete nel cassetto della vostra cucina? La risposta non è così scontata. Se siete dedite alla cucina, vi piace preparare torte e timballi, le spatoline e gli utensili non saranno mai abbastanza.  Al contrario perchè dovete tenere ben due coperchi della stessa misura quando avete una sola pentola che si adatta?

L’efficienza a volte richiede anche del disordine.

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7. Un oggetto può servirmi anche per altri utilizzi?

Qui entriamo nel discorso del riciclo, e cedetemi ci sarebbe da parlare per ore. Vi porto un pratico esempio: le tazze da latte e da tè spaiate, prima di buttarle via, provate a utilizzarle come vasi per piccole piante grasse. Vi assicuro che l’effetto è gradevole e avrete trovato così una nuova vita alle vostre tazze per la colazione.

8. Prima o poi lo farò aggiustare?

Questo è un altro motivo classico di disordine. Vi capita mai di tenere per mesi una sedia rotta o un elettrodomestico a cui manca un bullone, o ancora un copridivano da rammendare?

Ebbene se si riesce a portare in vita l’oggetto in questione, quindi a ritrovare per lui un posto in casa vostra va bene, altrimenti è pronto per essere abbandonato al suo destino.

9. È un oggetto che vale il tempo che passo la sua pulizia / riporlo?

E ‘importante ricordare che il vostro tempo e lo spazio in casa hanno un valore.

Immaginate a quanto tempo perdete ogni volta per spostare cornici e soprammobili prima di spolverare, e per rimetterli al loro posto dopo averlo fatto.

Ecco, soffermatevi a pensare se tenerli lì ha per voi un valore così grande da poter “sprecare” del tempo in più oppure no. E poi traete le vostre conclusioni.

10. Potrei usare questo spazio per qualcos’altro?

In ultimo pensate ai vostri spazi in casa. Più se ne hanno (mensole, armadi, credenze, ecc) più andrete a riempirli con oggetti apparentemente utili. Ora pensate alla possibilità di sfruttare meglio e diversamente uno spazio, ad esempio un cassetto, e valutate la possibilità di eliminare l’attuale contenuto.

Dopo un’attenta analisi troverete sicuramente la risposta migliore per voi.

Non pensate anche voi che la vostra casa vi ringrazierà per l’aria fresca e gradevole che respirerete dopo un lavoro del genere?

Delle domande appena proposte, quale è stata secondo voi quella più impegnativa?