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Il cambio stagione: approfittane per riordinare il guardaroba una volta per tutte [Guest Post]

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Ciao sono Giorgia, ti do il benvenuto in questo Condominio.
Qui troverai tips, rimedi, risorse utili, simpatici prospetti e planner per ottimizzare il tempo e gli spazi, nonché consigli utili per una gestione domestica più organizzata.
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Ciao, mi chiamo Luisa Pasqualini e sono un’insegnante di modellistica e tecniche di confezione in una prestigiosa scuola di Milano.

Una delle mie più grandi passioni è la sartoria, che negli anni è diventata anche il mio lavoro.

Oggi voglio raccontarti qualcosa che ho imparato negli ultimi anni riguardo al cambio stagione.

Svuotare gli armadi per liberare la mente

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Space Clearing e Decluttering …ossia ottimizzare gli spazi e eliminare il superfluo. Possiamo chiamare queste azioni con il loro nome, in italiano, senza per questo stravolgerne il concetto!

In questo periodo, chi più e chi meno, tutti noi siamo molto concentrati sul cambio di stagione con la speranza che prima o poi smetteremo di chiederci puntuali tutte le mattine davanti all’armadio che scoppia di vestiti:

“cosa mi metto?”

Ebbene si, il cambio di stagione, di cui abbiamo già parlato tanto QUI, torna anche quest’anno ad abbrutire le nostre giornate e il nostro umore!

Non vorrete dargliela vinta vero? Abbiamo superato ben altre prove e non saranno certo le decine di magliette arrotolate nei cassetti e i numerosi calzini spaiati in cerca del loro compagno a vincere la guerra degli armadi.

Inutile lagnarsi, men che meno far finta di nulla.

La strategia è una sola: #PensaPulito e agisci. Svuotare gli armadi significa anche svuotare la mente e fare ordine nella propria vita.

Proprio così, il mio invito oggi va alle donne (e agli uomini!!) che trascurano gli impegni, lasciano correre, e vivono in completa apatia e indifferenza, immersi nella confusione e nel disordine.

Allora “Folletto.PensaPulito”  ci ricorda che positività e ottimismo potranno darci la giusta carica per affrontare il cambio di stagione in casa o gli ostacoli che ogni giorno la vita ci riserva.

Come suggerisce Marie Kondo e il suo metodo Konmari, la prima cosa da fare è svuotare completamente l’armadio. Tuttavia non è affatto indispensabile buttare a terra tutti gli indumenti come dice lei, anzi direi che, dopo aver protetto il materasso con un telo o un lenzuolo, possiamo benissimo utilizzare il letto come base di appoggio/studio!

Armatevi di:svuotare gli armadi

  • Blocco e penna. Prima di cominciare organizzate il lavoro. Pianificate i giorni e l’ora in cui potrete dedicare il vostro tempo all’organizzazione della casa e rispettate l’impegno preso con voi stesse. Se volete essere ancora più organizzate, disegnate una mappa della casa annotando in ogni ambiente l’ora e la data con i compiti svolti o da svolgere.
  • Scatole, ne servono tre: Buttare, Regalare, Lavare/Aggiustare. Le prime due sono intuibili, per la terza categoria vorrei spendere due righe per un consiglio in più. Non riporre gli indumenti che necessitano una pulizia e un rammendo con l’idea di “tanto lo faccio dopo…” vi ritroverete a scorrere la camicia senza un bottone o la gonna con la zip rotta per tutta l’estate senza poterle indossare.
  • Spray con acqua e bicarbonato. Potete aggiungere degli olii essenziali o dei sacchetti antitarme alla lavanda.
  • Scatole e contenitori salvaspazio, grucce strategiche per cinte e foulard, divisori per cassetti ed armadi. Non esagerate con gli acquisti, oltre ad essere prodotti a volte dispendiosi, loro stessi “occupano” spazio nel vostro guardaroba.
  • Musica di sottofondo. Direi che per partire col piede giusto e non mollare subito può tornare utile ascoltare la nostra playlist preferita.
  • Tanta, tanta costanza e determinazione. Dopo aver sistemato un cassetto o l’anta dell’armadio non smettete. Date continuità al vostro lavoro per non vanificare la fatica fatta finora. Cominciate dai compiti più noiosi, perché se li lascerete alla fine state pur certe che non li farete più!
  • Non mentite. Ehhhhh! Sembra facile ma non lo è. Ogni oggetto utile sarà riposto, quello inutile andrà eliminato. Detto questo non potranno esserci oggetti inutili-riposti. E’ una legge quasi matematica. Potrei proporre un nuovo teorema a questo proposito, ci penserò!
  • Etichettatrice. Questa si può ovviare naturalmente acquistando dei contenitori trasparenti ma se al contrario le scatole nell’armadio non mostrano il contenuto al loro interno armatevi di etichettatrice e sbizzarritevi!!!!

Il consiglio più importante l’ho lasciato alla fine: una volta preparata la busta da buttare o regalare non lasciate che questa occupi l’angolo dell’ingresso per i prossimi mesi a venire. Entro due giorni al massimo deve sparire da casa vostra!

Anche questo articolo è stato scritto pensando a Folletto e alla sua iniziativa #PensaPulito, nata per condividere ogni spunto e riflessione sulla vita, l’onestà e la solidarietà.

Scusa il disordine, ma anche no!

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E’ un classico:
Casa pulita, non viene nessuno a trovarci per settimane.
Casa in disordine, ……citofono, ansia, panico, fibrillazione, rassegnazione, imbarazzo. Più o meno in quest’ordine.

Prego accomodati…e scusa il disordine!

Viene sempre qualcuno quando la nostra casa non è al meglio, che sia un vicino di casa, un venditore/consulente, nostra madre, o peggio ancora nostra suocera, “qualcuno” viene sempre.

E non importa se la settimana precedente avevamo smontato casa, rivoltandola da cima a fondo e facendola brillare come uno specchio.

Quel giorno, invece, tutto sembrerà essere fuori posto. Spuntano cose che non vedevate da mesi, si materializzano pantofole spaiate sotto il divano, la polvere sembra posarsi sulla tv proprio nell’attimo esatto in cui quel “qualcuno” suona al campanello.

Se non avete pronto un piano B l’unica cosa da fare è “buon viso a cattivo gioco” e pronunciare così la fatidica frase

“Entra, …e scusa il disordine!”

Tuttavia, per attenuare quella spiacevole sensazione di disagio che ci prende davanti ai nostri ospiti vi darò qualche consiglio utile per vivere con più leggerezza la vita e gli imprevisti che questa ci propone.

  • Ricordate che la vostra casa non è disordinata ma vissutascusa il disordine
    Al contrario di ciò che voi pensate, in una casa disordinata (ma pulita!), l’ospite è molto più a proprio agio. Potrà sedersi comodamente sul divano accanto ai cuscini e ai telecomandi senza preoccuparsi di “spiegazzare” il plaid che trova.
  • Una cesta salva-ordine vi tornerà utile se, nel tempo che trascorre dal citofono alla porta, avrete modo di mettere via tutto il superfluo, nascondendola alla vista ma con l’impegno di riporre le cose appena il nostro ospite se ne sarà andato.
    Se abitate all’ottavo piano (e avrete l’accortezza di occupare l’ascensore), potrete sistemare la casa con una certa tranquillità, ma se, ahimè, abitate al primo piano, mi spiace dirlo ma la cesta servirà a ben poco!
  • Ricordate che fare il letto al mattino e mantenere il lavello della cucina vuoto danno alla casa un aspetto più ordinato fin da subito.
    In fondo non c’è nulla di male a presentare la vostra casa nel pieno delle proprie attività familiari. Giochi sparsi ovunque, dvd, la tortiera infarinata (da qui il gradevole profumo di ciambella all’arancia appena sfornata!), la console dei videogame in bella vista, tutto fa supporre che in quella casa abiti una famiglia felice.

In ultimo vi svelerò un piccolo trucco, quello proprio di riserva, quello che se non trovate su due piedi una scusa plausibile al disordine cronico che regna in casa vostra, sarete etichettate casalinghe-disperate per sempre.
Fatevi trovare sulla porta con grembiule e prodotti per pulire, circondata da mocio e stracci spolvero e pronunciate con un bel sorriso convincente la fatidica frase (rivisitata!!):

“Entra, …e scusa il disordine, stavo iniziando le pulizie in casa!”

Sarete credibili?

Nel web una volta ho letto una frase che voglio riproporre qui in questo articolo, perché spiega bene il mio concetto di casa-pulizia-disordine, come pure la filosofia #PensaPulito a cui è ispirato questo articolo.

#PensaPulito è l’iniziativa promossa da Folletto per vivere secondo i principi di lealtà e onestà, valori positivi in famiglia da poter trasmettere anche agli altri.

“La mia casa è abbastanza pulita per essere sana e abbastanza sporca per essere felice!”

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Basta fare declutter-selvaggio, #PensaPulito

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Non so voi, ma da quando ho letto il famoso libro della tipa giapponese che butta via ogni oggetto inutile o superfluo dalla casa, sono stata presa da una strana smania di declutter-selvaggio, gettando via oggetti, indumenti, ricordi, gadget e souvenir.

E così ho fatto. Ho svuotato l’armadio, le credenze, messo sottosopra ogni angolo della casa, mi son fermata a parlare con i miei calzini preoccupandomi di arrotolarli anziché annodarli altrimenti avrei provocato loro dei traumi (Caspita! Ma davvero ho fatto questo? Svegliatemi o datemi un pizzicotto, per favore!)

In cucina ho regalato i vari set di pentole o coltelli ancora mai utilizzati, i coppa pasta dalle forme ambigue, o i mestoli di silicone colorati che avevo comprato solo perché facevano allegria!

Ecco, benché felice e soddisfatta di avere tutto a posto e sotto controllo, spesso sento come una sensazione di “vuoto” dentro.

Mi sono fermata e mi sono chiesta “ma voglio davvero eliminare ogni traccia della mia vita da questa casa”? La risposta è stata semplice: i miei tratti somatici erano diventati quasi orientali e “magicamente” avevo trasformato la mia casa in un tatami.

Quindi, ho deciso che subito dopo le feste di Natale, lo dico e lo faccio, smetterò di buttare via le mie cose senza ritegno.

Anzi, sapete cosa vi dico? Comincio fin da ora riposizionando sul mobile quella polverosa rosa del deserto che riportai da uno dei miei primi viaggi in Africa più di venti anni fa.

E’ vero, non è affatto un oggetto bellino, non si intona per nulla con l’arredo e intrappola la polvere come pochi altri oggetti sanno fare. Eppure mi fa star bene. Quasi ogni giorno passo davanti alla mia rosa del deserto e quasi riesco a sentire la sabbia calda sotto i piedi. E’ vero, ci vuole una fantasia sfrenata, ma per fortuna a me non manca!

E poi, fatemi pensare, le cornici! Proprio loro! Fino a poco tempo fa le tenevo in salotto, così per ricordare i miei bimbi piccolini o il giorno del mio matrimonio.

Poi è arrivata lei, la giapponese, e le ho riposte in un cassetto. Adesso il mio salotto è ordinato, pulito e… asettico e impersonale.

I cassetti della biancheria da letto e da bagno? Son rimasta con due teli e due lenzuola in croce e sono stanca di vedere sempre le stesse cose, a me piace cambiare!

Scrivere questo articolo mi ha fatto star bene, non per niente sono una che #PensaPulito!!

Sono tornata ad essere io, la casalinga-ideale-ma-non-perfetta, quella che se vede un calzino a righe colorato lo compra perché le mette allegria anche se sa che non lo indosserà mai e andrà a riempire il cassetto dei collant già troppo pieno!

Quella che comprerà, se ne ha voglia, una spara biscotti solo per provare a colpire la placca da forno come fosse un bersaglio!

Oppure quella che colleziona le rane, da tutto il mondo, di tutti i materiali, e poi le cartoline, e i le tazze mug che occupano due credenze ma che troverà il modo di farcele entrare tutte.

A proposito ho visto su Amazon una Shopping List lavagna magnetica da frigo che mi piace troppo, credo che la comprerò!

Questo articolo è stato concepito secondo la filosofia #PensaPulito per Folletto. Un invito a essere sempre se stessi e a rispecchiare nella casa e nella vita i giusti principi di lealtà e correttezza. Chi pensa pulito e vive pulito!

Vi sembro un robot? Un automa? Una gelida casalinga pianificatrice?

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Riconosco di sentire la necessità pressante di stilare decine di checklist a settimana, di programmare le faccende in modo quasi maniacale, di studiare a tavolino un menu settimanale e di controllare le utenze, il conto corrente, i coupon per la spesa per un risparmio in casa più significativo.