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Come si diventa blogger? Non chiedetelo a me!

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Ciao sono Giorgia, ti do il benvenuto in questo Condominio.
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Infatti questo articolo è stato scritto di getto, non rispetta le regole SEO, è molto più lungo delle 300/400 parole consigliate, e nessuno studio di keyword e ottimizzazione è stato fatto.

Eppure ogni tanto mi chiedono “come si diventa blogger” ed io ho cercato risposte concrete e fattibili ma l’unica cosa che mi viene in mente di rispondere è “chiedi a chiunque altro, non a me!”

Non ho studiato informatica, o meglio ho frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale con indirizzo sperimentale “programmatori” in cui ricordo a malapena dei monitor bui e tetri con una C:\ lampeggiante a cui dovevo dettare dei comandi.

La prima regola che ho imparato è stata che con C:\>format c: avrei perso tutti i miei dati, quindi ancora oggi scappo alla vista di qualsiasi comando somigli anche lontanamente alla parola format.

Durante la lezione di “calcolo computistico” imparavo a scrivere i numeri su rumorosissime macchine calcolatrici. Poi c’era la dattilografia, con il foglio a coprire le dita così imparavi la disposizione della tastiera (all’epoca ancora non sapevo che i primi sei tasti QWERTY in alto a sinistra sarebbero stati una delle password più gettonate al giorno d’oggi!) e poi la carta “carbone” e le cartine di bianchetto per correggere vendute in confezioni da 10.

E poi la stenografia! Oddio quanto la amavo. Tuttavia l’unico uso che a memoria ne abbia mai fatto è stato scrivere il mio diario segreto così che mia madre potesse non leggerlo.

Nel frattempo in casa mia arrivò un Commodore64. Non sto a raccontarvi la felicità di quel giorno e di tutti quelli a seguire. Praticamente ero come ipnotizzata dal monitor e la notte giocavo ad Pacman e Space Invaders con la stessa euforia con cui mio figlio adesso gioca a Uncharted oppure The last of us.

commodore64 blogger

Preso il diploma da Ragioniera “indirizzo Programmatori” che di programmazione sapeva ben poco, ho trovato lavoro. Ho cominciato scrivendo lettere con una vecchia olivetti e di nuovo carta carbone e bianchetto. Poi il telefax e la fotocopiatrice dopo qualche mese. Urca che traguardo!

Dopo poco anche il Computer e per lunghi anni, anche senza internet, questo mi ha aiutato a quadrare bilanci e scrivere lettere commerciali.

Ad un cero punto l’arrivo di internet e da lì è stata tutta una discesa. Un discesa a cui io reagivo cadendo e ruzzolando. Mai un corso di formazione né lezioni sull’argomento.

Ah se avessi avuto youtube con tutti i video tutorial che ci sono adesso. Invece persi dati irrimediabilmente, la connessione lentissima mi uccideva e per questo anche l’esplosione/elaborazione dei mastrini era infinita, poteva durare anche tutta la notte e chi ha lavorato con i bilanci dovrebbe saperlo!

L’ansia e il panico di fronte al monitor impallato e l’inutile sequenza Ctrl+Alt+Del che ormai il danno era fatto. Sbalzi di corrente, Floppy Disk corrotti, Hard Disk illeggibili.

A volte l’unica soluzione era pregare.

Ad un certo punto la mia decisione, improvvisa ma riflettuta da tempo di lasciare il lavoro e promuovermi a casalinga 24ore.

Lascerò correre per il momento i motivi e le reazioni di amici e familiari, magari ne seguirà un altro articolo in proposito, mentre vi dirò adesso come ad un tratto è nata una blogger al contrario.

Perché al contrario? Semplice, amo il mio sito, il mio sito nato dal nulla, da un (allora incomprensibile) programma FrontPage e dai molteplici tentativi, uno dopo l’altro, per riuscire a creare una prima pagina in codice html.

La magia di cambiare colore da #FFFFFF (bianco) a #000000 (nero) passando per #FFFF00 (giallo) e i <tag> e tutta una serie di regole imparate sul campo.

code-html-blogger

Poi un forum e lì lo studio tormentato del linguaggio mysql e php, ogni nuova cosa diventava una sfida!

Infine WordPress e il sito che ho oggi, con la ricerca dei plugin per renderlo più bello e funzionale. Più semplice da gestire rispetto al codice html ma assai più impegnativo per la condivisione e l’ottimizzazione nei motori di ricerca. Ancora studio di digital marketing, di brand reputation, di SERP Management e la meraviglia e il fascino di poter curare Digital Storytelling attraverso il mio sito.

Eh sì, prima dell’avvento dei social, pensavo di essere la prima, unica e originale webmistress a trattare la gestione della casa in un certo modo (non ero presuntuosa ma orgogliosa del mio lavoro!) ma poi Facebook mi ha aperto gli occhi: la concorrenza cresceva, bisognava stare al passo con i tempi per non restare mai indietro.

Il web oggi è pieno di blog bellissimi e interessantissimi, dalle grafiche e dai template davvero originali. E li seguo con piacere perché mi piacciono le belle cose, mi piace imparare e aggiornarmi.

Non sarò all’altezza di blogger di grido, ma io amo il mio sito, con tutti i suoi difetti. E credetemi, ne ha troppi, così tanti che Google Search continua a notificarmi cose che non comprendo e spero che prima o poi si stancherà di farlo.

Amo il mio sito perché mi ha consentito di crescere e di imparare, ha stimolato la mia curiosità (non che ne avessi bisogno intendiamoci!) e mi ha permesso di raggiungere obiettivi che mai avrei creduto.

Anche dopo oltre 10 anni di sito online non mi sento affatto un’esperta di seo-bloggercomunicazione digitale, anzi!

Anche dopo tanto tempo ogni giorno imparo qualcosa, un termine nuovo, una regola, un trucco digitale, una parola chiave (ops…keyword!) e ancora, SEO, SEM, social influencer, social media manager, e poi e poi…

Insomma non credo affatto di far parte di questa era digitale, mio figlio lo è! Lui si col suo canale Youtube e la sua carriera sportiva su Fifa! On line con gli amici 24h via whatsapp o snapchat.

Che poi sto Snapchat giuro non lo capisco. Si carica un video di pochi secondi, che poi scompare dopo qualche ora. Ma scherziamo? No, non fa per me. Io adoro Instagram, io devo fermare il tempo, devo imprimere i miei momenti.

Finora vi ho parlato della blogger che è in me, quella che risponde alle email agli orari più impensati, che mentre stira pensa al prossimo articolo e che continua a “curiosare” alla ricerca di nuovi mondi digitali da esplorare. Ma esiste sempre una personalità opposta.

Quella che ama la carta stampata, che ama i diari e le agende, che ama scrivere a mano, pensieri, ricette, emozioni, che si sforza di migliorare la sua calligrafia, quella che raccoglie e mette da parte i biglietti del cinema e dei baci perugina, quella che sceglie la penna in gel come se stesse comprando un diamante, e usa nuovi quaderni ogni volta.

blogger-caffe

Poi mi piace prendere il caffè al bar da sola o con le amiche, mentre il caffè su whatsapp mi soddisfa poco. Mi piace leggere un libro, e mentre lo sfoglio annuso le pagine ruvide. L’Ebook-Reader è chiuso in un cassetto.

Insomma come si diventa blogger? Raggiungendo l’equilibrio tra la vita online e quella offline, la mia oscilla sempre, a volte più da una parte, altre volte più dall’altra.

Comunque, per non sbagliare potrò sempre continuare a rispondere “faccio la casalinga” a chiunque mi chiederà quale sia la mia occupazione,… anche se dentro di me saprò di essere/valere molto di più.

PS alle aspiranti blogger dico: buttatevi, sperimentate, sbagliate, create, non mollate, costruite, informatevi, studiate e soprattutto ….divertitevi!

La spesa di Natale, 1.000 buoni motivi per passare all’Esselunga

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Mancano pochi giorni ormai al Natale e ancora mi giro intorno cercando di non entrare nel panico per le tante cose da fare e a cui pensare.

Tra queste sicuramente la spesa è quella che mi porterà via più tempo e forze.

La lista della spesa, divisa in reparti come ogni casalinga che si rispetti sa fare, è già pronta da giorni, così anche il menu della Vigilia e quello del Natale.

Fino a ieri mi sarebbe venuto lo sconforto al pensiero di dover uscire con il traffico, la gente che impazza per la strada a tutte le ore, le miriadi di offerte provenienti da ogni dove, la stanchezza nella testa e nelle gambe per le lunghe e stressanti giornate già trascorse.

Datemi la forza, datemi la pazienza e per favore datemi un buon motivo per uscire a far la spesa!

Mille.

Oggi ti darò mille buoni motivi per andare a fare la spesa di Natale all’Esselunga!!

Basti pensare che presentando alle casse la tua Carta Fìdaty, ogni 30 euro di spesa o 50 Punti Fragola, riceverai una cartolina “Apri e Vinci” per scoprire subito se hai vinto uno dei superpremi che potrai ritirare immediatamente al Punto Fìdaty del negozio.

Non bisogna spedire nulla, non è necessario aspettare giorni o settimane per conoscere l’esito del concorso, tutto è immediato e facile da inoltrare.

Ti starai chiedendo se con migliaia di persone che ogni giorno fanno la spesa ad Esselunga, sia così facile vincere?
Ebbene sì, in palio ci sono non uno, non dieci, non cento, ma MILLE iPhone7 ogni giorno! Senza contare poi i numerosi superpremi come 96.000 Magnum di Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Val d’Oca, 96.000 Buoni spesa da 30 euro e 4.800 iPod shuffle semplicemente scaricando l’APP Esselunga*.

Sei ancora scettico? Pensi che sia una trovata pubblicitaria e che non potrà mai capitare a te una fortuna simile?

Anche loro la pensavano come te, poi hanno fatto la spesa ad Esselunga!! I numeri parlano da soli:

  • 15.714 iPhone 7 da 32 GB vinti fino ad ora;
  • 57.115 Magnum di Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Val d’Oca vinte finora;
  • 50.879 Buoni spesa da 30 euro vinti finora;
  • 2.502 iPod shuffle da 2GB vinti finora;

Affrettati, hai tempo solo fino al 24 dicembre per provare a vincere.

*ricordati di scegliere il negozio dove vuoi ritirare il tuo regalo. Dopo soli 3 giorni, potrai ritirarlo al Punto Fìdaty.

Se vuoi conoscere tutti i dettagli per la partecipazione, i premi in palio e le testimonianze dei vincitori vai sul sito ufficiale.

1000 buoni motivi Esselunga

CodaBruco, per bimbi che amano osservare e sperimentare

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Quante volte i nostri bimbi, quando sono ancora troppo piccoli per scrivere e andare a scuola, si annoiano e si fermano ore ed ore davanti la Tv ?

È vero, selezionando i canali giusti esistono alcuni programmi anche stimolanti, ma tutta un’altra cosa è giocare, sperimentare e interagire.

Diamo loro un input adatto, un gioco con cui possono sperimentare strategie, modificare le azioni e sentirsi veramente importanti.

Deve essere naturalmente un gioco rapportato alla loro età e capacità.

Per questo, per bimbi dai 3 ai 6 anni, Fisher-Price ha lanciato un nuovo giocattolo dal nome CodaBruco!

A questa età i bambini hanno bisogno di muoversi, osservare e poi collaudare, hanno voglia di interagire con i loro giochi e se questi “risponderanno” ai loro comandi, l’autostima del bimbo sarà confermata.

Cosa fa esattamente? Stimola la curiosità del bambino, sviluppa le sue capacità creative e perché no, decisionali.

Come lo fa? Semplice. I nove pezzi, intercambiabili tra loro, hanno movimenti e funzioni diverse, quindi il bimbo decide come deve procedere il suo CodaBruco, semplicemente scambiando di posto i segmenti modulari. CodaBruco a quel punto eseguirà tutti i comandi spostandosi nella maniera in cui il bimbo vorrà. Non sarà un semplice telecomando quindi a guidare il CodaBruco, ma il montaggio dei segmenti modulari che il nostro bambino avrà deciso, dopo aver studiato e sperimentato.

Si può creare un percorso, mettere degli ostacoli da aggirare, oppure decidere quando e come farlo muovere, in quale direzione e quando fermarlo, come arrivare ad un ipotetico bersaglio e, perché no, ballare in modo divertente.

Sì perché CodaBruco è stato ideato anche per il puro divertimento.

Luci, suoni e occhietti lampeggianti rallegreranno i noiosi pomeriggi invernali e sarà bello assistere ai progressi dei nostri bimbi alle prese con CodaBruco.

Insomma un gioco che incoraggia nuove scoperte e sviluppa l’immaginazione di vivere grandi avventure!

codabruco-fisher-price

 Buzzoole

Galatine 60 anni …ma non li dimostra!

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L’età non conta! È proprio così, le mitiche Galatine compiono quest’anno 60 anni suonati eppure basta mangiarne una e chiudere gli occhi per ritornare in un picosecondo all’infanzia!

Certi sapori non si dimenticano facilmente e questo Galatine lo sa, infatti per tutti questi anni il gusto e il piacere sono rimasti invariati.

La mitica tavoletta al latte dal gusto inconfondibile ha mantenuto infatti la stessa ricetta e gli stessi ingredienti buoni e naturali.

Tra questi il latte fa da padrone, ben l’80%, poi il miele e lo yogurt.

Insomma solo ingredienti naturali e leggeri per una caramella che piace a grandi e piccini.

Tuttavia, dopo 60 anni sul mercato, possono definirsi caramelle “antiche”? Ma anche no!galatine-60-anni

Tradizione sì, ma allo stesso tempo lo storico marchio si mantiene moderno e attuale con l’introduzione, nel tempo, delle nuove gamme Galatine, la Tavoletta con pezzi di cioccolato e la Tavoletta Latte e Fragola.

Non per niente da poco è terminato un contest davvero stuzzicante dal titolo “60 anni con Galatine”, svoltosi da luglio a ottobre.

I premi in palio sono stati una fornitura di prodotti Galatine o una bellissima macchina fotografica istantanea!

Attraverso questo link potrete raggiungere la pagina del Contest in cui troverete notizie curiose sul mondo delle Galatine dal 1956 ad oggi, oltre naturalmente gli aneddoti e le esperienze legate al mondo Galatine attraverso foto e messaggi pubblicati su una time-line interattiva dai partecipanti al Contest!

E se poi vorrete seguire le mitiche Galatine attraverso il mondo social, in modo da essere sempre aggiornati sulle novità e le notizie del marchio, andate alla Pagina Ufficiale su Facebook  e cliccate “mi piace”!

HAPPY BIRTHDAY GALATINE!!!!!

Buzzoole

La mia esperienza con le divertenti P.O. di APOI

apoi
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Prima che mi chiediate cosa sono le P.O. e soprattutto cos’è APOI vi spiego subito a cosa mi riferisco.

P.O. sta per Professional Organizers

APOI è l’acronimo di Associazione Professional Organizers Italia.

A Roma, si è appena concluso il terzo evento nazionale Apoi dal titolo

Impara ad organizzarti…divertendoti!!!

ed io naturalmente ne ho approfittato! Mi sono iscritta on line diversi giorni fa, l’ingresso infatti era gratuito!

apoi

Poi, puntuale sono arrivata alle 15.00 per trascorrere un intero pomeriggio al’insegna dell’organizzazione, space clearing, decluttering, e tutto ciò che ruota intorno alla casa, lo stress da cambio di stagione, lo spazio ridotto e i tempi ristretti, il cambio di stagione imminente.

Appena arrivata, dopo aver registrato il mio ingresso ho avuto in omaggio una coloratissima shopping bag e subito ho partecipato allo spazio Casa Organizzata affrontando, in collaborazione con Domopak Space Living, il cambio di stagione con i consigli di Selina e Francesca.

A parte i numerosissimi consigli per non stressarmi troppo davanti all’armadio, ho imparato un simpaticissimo rimedio per catalogare le scarpe e che voglio condividere con voi:

Procuratevi una scatola per le scarpe. Basterà fotografare le scarpe de riporre e applicare le immagini sulla scatola. La foto dei sandali estivi da un lato, quella delle scarpe da trekking dall’altro. Ad ogni cambio di stagione basterà capovolgere la scatola per avere a portata di mano l’indicazione e riporre così le nostre scarpe senza pensarci troppo!

etichettatriceTra uno spazio e l’altro mi sono imbattuta nelle etichettatrici Brother. Non erano in vendita ma mi riprometto di fare presto questo acquisto.

E’ necessario, quasi indispensabile!

No, non è vero, si può vivere anche senza! Ma volete mettere i faldoni dell’archivio e delle bollette perfettamente intestati, le etichette sui libri e sui quaderni di vostro figlio, grembiuli e tute opportunamente identificate, scatole e barattoli perfettamente etichettati nel loro contenuto, foto perfettamente catalogate. Insomma non credete anche voi che questa spesa abbia un senso?

In un altro spazio ho ascoltato attentamente i consigli di Silva e Greta per lo Space Clearing e il Declutter, due valide strategie di ottimizzazione degli spazi.

Alle 16.00 ho prenotato una consulenza personalissima con il P.O. Sergio che mi ha dedicato mezz’ora del suo tempo dispensando preziosi consigli. L’argomento che gli ho sottoposto è stato come “ritagliare” spazio e tempo necessari alla pseudo-attività-lavoro che svolgo da casa tra cucina, faccende e famiglia da gestire. Inutile dire che il primo consiglio è stato: “Smetti di rispondere alle email alle 3 del mattino! Piuttosto ritaglia due ore di tempo, tutti i giorni, alla stessa ora in cui, senza distrazioni, potrai gestire il lavoro e gli impegni” …Prometto che ci proverò!

Nel corner “Sfrutta gli Spazi” Natalia e Valentina mi hanno insegnato che

Ogni spazio è buono!

…e che l’80% della confusione che c’è in una casa non dipende dall’assenza di spazi disponibili ma dalla mancanza di organizzazione.

Allora via con divisori, mensole, nicchie, scaffali, piccoli contenitori e grandi idee salva spazio.

E’ stato bello osservare l’entusiasmo e la dedizione di tutte le P.O. partecipanti, tra queste Linda di Nuove Abitudini.

Conoscevo già il suo sito, le immagini dai colori tenui scelte con cura, le citazioni sempre attinenti, i consigli preziosi, mai buttati lì a caso ma assolutamente “organizzati”.

Un selfie e una stretta di mano, con l’augurio di incontrarci di nuovo in internet o in qualche altro evento simile.

apoi

PS: mi è dispiaciuto non aver potuto acquistare il libro di Sabrina Toscani dal titolo Facciamo ordine in casa, nel lavoro, nella vita

Rimedierò!!!