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Noci, mandorle e nocciole. Gusto e benessere a tavola!

Nucis-Italia
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Finora ho sempre pensato che le cose buone fanno ingrassare. Fritti, pizza, cioccolata per citarne alcune.

Allora chi vuole stare a dieta o semplicemente seguire un regime alimentare equilibrato è destinato a mangiare solo cose tristi e insipide?

Certo che no!

La frutta secca ad esempio non è né triste né insipida, ma fa di un bene!!!!!

Nella mia lista della spesa la frutta secca non manca mai. Che siano noci, nocciole o mandorle oppure fichi o albicocche poco importa.

Alcuni credono che siano prodotti altamente calorici pertanto da evitare nelle dieta. Niente di più errato, infatti studi scientifici dimostrano che la frutta secca andrebbe consumata almeno 5 volte alla settimana scegliendo tra mandorle, noci, nocciole, pistacchi o albicocche, prugne e fichi ecc.

Nucis Italia è un’organizzazione senza fine di lucro che finanzia studi sulla frutta secca e essiccata, poi ne divulga i risultati. Va detto che non vende prodotti ma promuove e finanzia ricerche scientifiche sui contenuti salutistici della frutta secca.

1500 medici e nutrizionisti collaborano già da tempo al progetto “Frutta Secca è Benessere” che sostiene fortemente l’introduzione della frutta secca nella dieta mediterranea.

Sapete ad esempio che le mandorle sono una grande fonte di fibra? Nucis-ItaliaE che una corretta assunzione di fibra è fondamentale non solo per regolarizzare la funzione intestinale, ma anche nella prevenzione del diabete e dell’ipercolesterolemia?

Le nocciole, invece, sono ricche di vitamina E, sono antiossidanti, proteggono le membrane delle nostre cellule e contrastano l’avanzare dell’arteriosclerosi.

Insomma ci sono decine di motivi per cui ogni giorno dovremmo assumere frutta secca. Nel sito dedicato Nucis Italia troverete i tanti nutrienti e le principali virtù di ogni frutto, i consigli sulle diverse ricette che si possono preparare e i suggerimenti per integrare la nostra alimentazione con le giuste quantità di frutta secca.

Inoltre, sempre sul sito, troverete la pagina dedicata al Concorso FitNuts. Si possono vincere piccoli premi, come uno smart box al mese e due calendari firmati Nucis al giorno!

Frutta secca cinque volte a settimana + alimentazione equilibrata + vita sana = Benessere!




Si può mangiare piacevolmente sano con la linea Felicia Bio

felicia bio spaghetti_riso_integrale
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La scorsa settimana, al supermercato, ho visto la confezione di pasta di mais e riso della linea Felicia Bio.

Lì per lì non ho collegato subito, ma poi mi sono ricordata di aver visto un bellissimo spot su Sky ricco di spunti emotivi sull’importanza di una vita equilibrata e genuina, vissuta in compagnia dalle persone che amiamo ed alimentata da cibi sani e di qualità.

Ne ero rimasta proprio colpita, quindi, tra corsie e carrelli, mi sono detta:

“Proviamola va!!”

Chi lo dice che bisogna essere intolleranti o celiaci per mangiare sano e equilibrato?

Sì è vero, quest’azienda tratta prodotti vegan e privi di glutine, eppure anch’io ho scoperto nuovi sapori e accostamenti mai provati finora.

felicia bio

Pur non essendo intollerante al glutine soffro spesso di infiammazione al colon dovuta principalmente allo stress e ai ritmi frenetici che ho. Durante questi periodi evito di mangiare la pasta che puntualmente mi fa star male, così sono contenta di aver trovato questa linea di pasta di riso e mais, decisamente più digeribile, e la variante integrale, fonte di fibre.

Felicia Bio è un’azienda particolarmente attenta all’ambiente e al mangiar sano, infatti tutte le sue confezioni sono in cartoncino naturale (in fibra vergine) e le materie prime utilizzate sono soggette a controlli davvero severi.

Voglio assolutamente provare le altre varianti della linea Felicia Bio: farina di lenticchie rosse bio, farina di piselli verdi bio, ricca di proteine e di fibre nonché multicereali bio con mais, riso, grano saraceno e quinoa.

Sono certa di aver trovato la giusta alternativa ai miei pasti che saranno d’ora in poi più leggeri e digeribili!

Buzzoole

Prodotti BIO, convenienza e risparmio

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Acquistare i prodotti BIO è una scelta consapevole, uno stile di vita che predilige un’alimentazione sana, genuina nel pieno rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente circostante.

Ma quanto ci costa questa “certificazione” nella vita di tutti i giorni? Quanto inciderà il controllo degli enti preposti, l’eliminazione dei pesticidi o fertilizzanti?

Nell’immaginario comune BIO è sinonimo di costi elevati. Forse fino a qualche anno fa i costi dei prodotti biologici erano davvero poco accessibili, ma oggi l’aumentata offerta ha permesso di contenere le spese pertanto di offrire sul mercato prodotti BIO a prezzi davvero convenienti.

Diverse le marche famose che hanno lanciato la loro “linea BIO” e numerose le ditte a marchio di fabbrica o supermercato che hanno dedicato una bella porzione di prodotti a chi cerca di riprendere contatto con la natura nel rispetto dell’ambiente.

Sembrava una moda destinata a scomparire in breve tempo ma così non è stato.

Ora i prodotti BIO si trovano ovunque, nei negozi specializzati sempre più numerosi, oltre che nei grandi e piccoli supermercati. Inoltre con lo sviluppo degli e-commerce in internet si possono trovare offerte davvero vantaggiose.

Ecco un piccolo vademecum per acquistare e conservare BIO in tutta sicurezza con particolare attenzione al portafoglio:

Scelta. Nella scelta di frutta e verdura, rigorosamente di stagione, fate attenzione ad ammaccature o lesioni sui prodotti poiché i prodotti BIO, proprio per effetto della loro genuinità, marciscono velocemente.

Preparazione. Malgrado l’assenza di concimi chimici, pesticidi e fertilizzanti è bene lavare con cura e attenzione frutta e verdura per rimuovere ogni traccia di eventuali batteri, virus e parassiti.

Conservazione. Data l’assenza di conservanti, frutta e verdura biologiche andranno consumate in breve tempo. Secondo il tipo di prodotto possiamo anche congelare i nostri prodotti BIO ma le modalità variano da un prodotto all’altro: banane (sbucciate) e frutti di bosco possono essere congelati crudi, mentre i funghi e le zucchine vanno riposti nel congelatore solo dopo la loro cottura.

“Tutte le volte che mi fanno una domanda sul “cibo biologico” io mi chiedo: ma quando è partita la follia per cui è necessario certificare come un’eccezione ciò che dovrebbe essere la norma? Coltivare, allevare, trasformare la natura in cibo senza aggiungere input esterni, chimici e a base di petrolio, dovrebbe essere normale. È chi aggiunge fertilizzanti chimici, pesticidi, additivi, conservanti che dovrebbe dichiararlo, certificare e documentare la sua “anormalità”
(cit.Carlo Petrini)

prodotti bio

A caccia di bufale alimentari! #OperazioneFalsiMiti

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E’ vero che l’ananas brucia i grassi? Ed è vero che gli agrumi prevengono il raffreddore? E le merendine confezionate sono davvero tanto nocive alla salute dei nostri bambini?

Non ditemi che anche voi finora non vi siete posti una di queste domande. E non ditemi che non vi siete date una risposta! Dove avete cercato informazioni utili per chiarire le idee? Dal medico di fiducia? Navigando in internet? Leggendo attentamente le etichette?

Come muoverci nella giungla dei dubbi amletici che ogni giorno ci vengono proposti sotto forma di dieta, nutrimento, benessere ecc?

Certo ormai in casa Internet ci accompagna, ci “istruisce”, ci diverte. Ma quanto può essere attendibile ascoltare i consigli di uno pseudo pediatra nel gruppo Facebook, e quanta fiducia possiamo rimettere nella pozione magica consigliata da un’utente “internettiana” esperta in miscele miracolose contro ogni tipo di problema o patologia?

Dovete sapere che secondo uno studio DOXA per AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce E della Pasta Italiane) il 61% degli italiani under 30 si fida di più delle info reperite in rete piuttosto che quelle fornite dal medico di fiducia. Un dato allarmante se si pensa che ben il 36% dei nostri italiani under 30 seguono scrupolosamente le indicazioni date dal web senza ulteriori conferme o verifiche.

Tutto questo riconduce alla Disinformazione Digitale, ossia alla mancanza di competenza scientifica di chi diffonde ma anche di chi legge (fidandosi ciecamente) certe notizie!!

#OperazioneFalsiMiti : niente più bugie!!

Con l’ Operazione Falsi Miti andiamo in giro per il web a scoprire le leggende me330 bufala alimentareetropolitane e le credenze
popolari più “bugiarde” in campo alimentare!

Quella che più mi ha sorpreso è stata la “scoperta” che l’E330 (incute terrore solo a nominarlo!!) che leggiamo sulle etichette delle merende confezionate non è altro che il comune acido citrico contenuto in molti frutti, soprattutto nei limoni e nelle arance e di cui non sono mai sorti dubbi sulla sua sicurezza.

Ve ne potrei portare in esempio anche altre, come dire che i carboidrati fanno ingrassare e che lo zucchero non va dato ai bambini, invece soffermiamoci a capire come proteggerci dalle bufale alimentari.

In nostro aiuto il Blog Ore17 ci propone 5 regole auree antibufala alimentare online:

  1. Verifica sempre la fonte
  2. Cerca la conferma da un esperto fuori dalla rete (medico, nutrizionista, ecc)
  3. Siate consapevoli che la scienza è complessa e non procedete per verità assolute valide per sempre
  4. non credete al sensazionalismo mediatico e alle estremizzazioni
  5. Uscite dall’effetto “imbuto” della rete e confrontatevi con il mondo reale

Inoltre un simpatico tool on line ci permetterà di scegliere la merenda più adatta ai nostri bambini semplicemente inserendo pochi dati (peso, età, attività fisica, ecc)

Vi va di scoprire in rete altre bufale alimentari? Potrete seguire la campagna “Operazione Falsi Miti” sui principali social network tramite l’hashtag #operazionefalsimiti. Siete tutti invitati a portare il vostro contributo!!

 

Agar Agar Candy, simpatici esperimenti in cucina

agar agar
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L’Agar Agar è un prodotto che viene estratto dalle alghe rosse. E’ completamente naturale e viene utilizzato come gelatina in cucina al posto della colla di pesce.

La peculiarità di questo prodotto sta nel fatto che può essere utilizzato e riutilizzato. Infatti, in caso dovessimo abbondare con le dosi, si solidifica di nuovo, pronto per un altro prossimo utilizzo.

E’ insapore, pertanto non altera in alcun modo il sapore delle pietanze e, cosa da tener conto, non ha alcun impatto calorico sulla nostra dieta.

Per la sua formula del tutto naturale e vegetale viene usato principalmente nella cucina vegana e vegetariana.

Un cucchiaino di agar agar corrisponde a circa otto fogli di colla di pesce.

Adatto alla preparazione di budini, aspic, sformati dolci e salati.

L’agar agar si vende in barre o in polvere e per un litro di liquido ne occorreranno circa 4/5 grammi.

Passiamo ora a dare una ricetta facile facile per le Candy all’arancia che ho trovato nel sito Manine in pasta, così facile che anch’io riuscirò a prepararle!

Ingredienti:
Il succo di 2 arance (circa 200 g)
4 g di agar agar
20 g di zucchero
zucchero per “infarinare” le caramelle

Preparazione:

Spremere le arance. Mettere il succo (volendo lo si può filtrare) e lo zucchero in un pentolino. Portare a bollore ed aggiungere 2 grammi di agar agar, mescolando energicamente finché la polvere è ben sciolta. Trasferiamo in un contenitore rettangolare in modo da ottenere un rettangolo alto circa 2 cm.

Lasciare raffreddare per un bel po’ (un’ora circa dovrebbe comunque bastare), quindi iniziamo a tagliare a cubetti la gelatina per fare le caramelle…

E se l’impasto dovesse risultare ancora troppo molle… (continua a leggere su Manine in Pasta)