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Desperate Housewife, o depressione?

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Chiamiamo le cose col giusto termine! Non tristezza né malinconia. DEPRESSIONE. Si dice depressione quella sensazione di sentirsi inadeguate sempre a comunque!

Esiste la depressione post partum, la depressione dovuta a distacchi improvvisi o a una malattia, e poi c’è la depressione casalinga, ossia quella sensazione di credere di non farcela, di essere costretta in casa 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno.

Prima o poi arriva, ma difficile è riconoscerla. Si è stanche, annoiate, apatiche…

Vi riporto un post di una ragazza inglese Brittany Ernsperger che con poche parole su Facebook ha descritto quella sensazione di insoddisfazione perenne che ci prende stando in casa. Lei ha semplicemente postato una foto con i piatti sul lavello di casa, il famoso lavello che FlyLady ci dice di dover sempre tenere ordinato e pulito per cominciare con la giusta carica quotidiana le faccende di casa.

Brittany non si aspettava certo un eco così rilevante (pensate che quella foto è stata condivisa nel web per oltre 215.000 volte!!) da quel post scritto magari in un momento di riflessione personale.

Vi riporto alcune righe, poi, se vorrete, potrete leggere la versione integrale in inglese sul suo profilo.

Questo è quello che sembra la depressione.

No. Non i piatti puliti.
Ma che ci sono stati tanti piatti in primo luogo; che sono andata via 2 settimane senza farli.

3 giorni fa mi sono seduta sul pavimento della cucina e li ho fissati mentre piangevo. Lo sapevo che dovevano essere fatti. Volevo farli da stare male.
Ma la depressione mi ha tirato giù. Mi ha fatto schifo. Come un buco nero. Rapidamente, affondando come nelle sabbie mobili.

Sono passata davanti a quei piatti la mattina e la notte e per tutto il giorno. E li guardavo soltanto. Dicendo a me stessa che potevo farli. Dicendo a me stessa che li avrei lavati. Per poi sentirmi sconfitta per tutti i giorni che non l’ho fatto. E’ la depressione, solo che è molto peggio perché non realizzare qualcosa che va fatto è un fallimento.

Fallita. Incapace. Stupida. Pigra.
Tutte le cose che passano per la mente di qualcuno con la depressione. Tutti i giorni. Tutto il giorno.

Arriva pure l’ansia oltre la depressione.
Avere paura che tuo marito se ne andrà perché pensa che tu sia pigra e incapace. Avere paura di far entrare le persone in casa tua perché pensano che sei sporca. Mi sento una fallita anche con i figli perché per la terza notte di fila non ho dei piatti puliti per cucinare la cena. Quindi pizza. Di nuovo.

E la parte peggiore di tutto, non è solo con i piatti. Il bucato, la pulizia, il vestirsi, fare una doccia, vestire i figli, spazzolare i tuoi e i loro denti, insomma svolgere i normali compiti di tutti i giorni. Tutto diventa un incubo. 

La depressione è una cosa che le persone “forti ” non nominano perché non vogliono che la gente pensi di loro che siano “deboli”.

Poi Brittany conclude dicendo:

Non sei debole. Sei stata forte per così tanto tempo, che il tuo corpo ora ha bisogno di una pausa.

Non mi interessa nemmeno se l’unica cosa che hai fatto oggi è stata mettere il deodorante. Sono fiera di te comunque. Buon lavoro. Io sono dalla tua parte.

Non cerco simpatia.
Ma sto facendo sapere a tutti che sono qui per te. Che ho capito. Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono sempre qui per aiutare.

Ho pubblicato questo articolo perché spesso chi vive la casa a 360° è sola. Non ha modo di interagire con gli altri se non per scambiare ricette o per confrontare i traguardi dei figli con le altre mamme. La persona con cui si parla di più non è il proprio partner ma il pediatra e l’argomento più discusso è il colore della cacca del neonato.

E voi sapete riconoscere i segnali di una depressione? Parlatene con qualcuno, con chi vi è vicino oppure con uno specialista.

Non lasciate che la casa prenda il sopravvento su di voi, lasciate andare qualcosa, delegate, trascurate la polvere e, perché no, anche i piatti nel lavello, senza farvi prendere dai sensi di colpa!

Grazie Brittany per aver condiviso con noi parole tanto vere!

 

Conosciamoci un po’, ti va? [sondaggio]

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Benvenuta, e grazie per essere qui!

Prima di tutto conosciamoci un po’, ti va? Mi chiamo Giorgia e sono casalinga, non da sempre però!

Negli ultimi 25 anni mi sono sposata, ho lavorato, messo al mondo tre figli (maschi e poco collaborativi!), ho pubblicato un libro …e aperto un blog! (>>> Chi Sono)

…ah dimenticavo! Ho appaiato finora 27.356.987 calzini!

E tu? Perché sei qui? Sei casalinga in cerca di consigli strategici per la casa oppure sei una donna in carriera a cui manca il tempo necessario per gestire faccende e pranzi?

In qualsiasi caso, questo Condominio è il posto giusto per te!

Casalinga Ideale o Donna in Carriera?
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Grazie per aver votato!!!

Ora che ci conosciamo almeno un po’ passo a descriverti questo Condominio, così saprai se quello che cerchi si trova in queste pagine!

In ordine rigorosamente alfabetico ecco gli argomenti e le risorse che potrai trovare in questo sito:

    • Casa DOP – il programma di faccende domestiche che prevede uno stampabile e un calendario online per gestire le faccende giorno per giorno, durante tutto l’anno! 
    • Download GRATIS – da questa sezione potrai scaricare prospetti, planner, schede pratiche per creare il tuo Control Journal personalizzato 
    • Newsletter, per restare sempre aggiornato su curiosità, planner, scadenze, risorse e download, ricorrenze, e potrai avere subito il tuo Diploma di Casalinga Ideale!!!  Iscriviti Subito!
    • Quiz per conoscere la tua natura di Casalinga Ideale, al termine del quale potrai richiede il simpatico Diploma a te intestato, pronto per essere stampato e, perché no, incorniciato! 

Nei commenti, se ti va, raccontami un po’ di te, della tua scelta o non scelta di essere casalinga o di lavorare per avere una autonomia personale.

La brava casalinga anni 50 VS casalinga del terzo millennio

La brava casalinga anni 50
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Premessa: questo articolo va letto con ironia e umorismo. Il post è tratto da un manuale distribuito in Spagna dal 1937 al 1977, che educava tutte le ragazze in età da marito. Il fascicolo con tutte le istruzioni si chiamava “La guida della buona sposa – le regole per far felice tuo marito. Sii la moglie che ha sempre sognato”.

Quindi no polemiche, né critiche o sarcasmo, piuttosto sollievo e conforto per i tempi che furono!!

la brava casalinga anni 50 VS casalinga del terzo millennio

1- La cena deve essere pronta. Organizzati in anticipo, anche la notte prima, in modo da avere un pasto delizioso pronto in tempo per il suo rientro a casa. Questo è un modo per fargli capire che ci tenete a lui e avete a cuore le sue necessità. Molti uomini rientrano a casa affamati e l’idea di avere un buon pasto ad attenderli (magari addirittura il loro piatto preferito) fa parte del tipo di benvenuto di cui ha bisogno.

[la cena sarebbe anche pronta se riuscissi a compilare questo benedetto menu planner settimanale, invece no…tutto improntato al momento: 4 salti in padella, d’altronde, cosa li hanno inventati a fare?]

2- Preparatevi. Prendetevi 15 minuti di riposo in modo da essere fresche quando lui rientrerà. Truccatevi e mettete un fiocco tra i vostri capelli, vestitevi bene. Lui è stato fuori tutto il giorno e ha visto solo gente abbigliata per lavoro.

[15 minuti? ad averceli…]

3- Siate allegre e interessanti. La sua giornata può essere stata noiosa ed è vostro compito risollevarla un po’.

[se la sua giornata è stata noiosa, la mia no di certo. Essere allegra e interessante a fine giornata potrebbe comportare un notevole sforzo…ma ci si può lavorare, dai]

4- Sistemate il disordine. Fate un’ultimo controllo delle stanze più frequentate della casa e rimettete in ordine ciò che è fuori posto, prima del suo arrivo.

[qui subentra il metodo Konmari, scommetto che negli anni 50 le nostre casalinghe se lo sognavano!!]

5- Raccogliete libri scolastici, giocattoli e spolverate i tavoli con un panno.

[ci può stare! tutti i santi giorni…365 giorni all’anno!]

Casalinga anni 50

6- Durante la stagione fredda accendete il fuoco nel camino in tempo per il suo arrivo, lui penserà di essere arrivato in paradiso dove rilassarsi e ciò vi renderà fiere di voi stesse.

[uh…uh…in mancanza del camino, potrebbe andar bene una vasca con sali e idromassaggio? In fondo basterà sbolognare i figli e chiamare un catering, mentre io fresca come una rosa….su su svegliati…stai sognando!!]

7- Preparate i bambini. Prendetevi qualche minuto per lavare loro le mani e la faccia, pettinategli i capelli e, se necessario, cambiategli i vestiti. Loro sono dei piccoli tesori e a vostro marito farà piacere vederli come tali. Eliminate tutti i rumori che possono dargli fastidio. Fermate lavatrici, asciugatrici o aspirapolveri. Chiedete ai bambini di fare silenzio.

[ah ah ah…”chiedete ai bambini di fare silenzio”? Ma scherziamo? Non c’è nulla di più bello e rilassante della risata di un bambino. Fermare le lavatrici poi proprio “scordatelo”! Con la tariffa bioraria ormai lavo, stendo e stiro solo di notte e nel WE!!]

8- Siate felici di vederlo.

[ah beh! Dipende…]

9- Accoglietelo con un bel sorriso e dimostratevi felici di fare il possibile per compiacerlo.

[…succede, ehm,  quando durante il giorno ho esagerato con lo shopping e l’utilizzo della carta di credito….]

10- Ascoltatelo. Potreste avere mille cose da dirgli, ma il momento del suo arrivo non è quello giusto. Lasciate che sia lui a parlare e, ricordatevi, i suoi argomenti di discussione sono molto più importanti dei vostri.

[qui potei avere delle cose da dire, ma mi astengo. Non voglio passare per la rompipalle di turno!! Ma tanto poi gliele dico lo stesso…eheheheh]

11- Fate in modo che sia la sua serata. Non lamentatevi mai se torna a casa in ritardo, va fuori a cena o in altri luoghi di svago senza di voi. Invece, cercate di capire che lui vive in un mondo di impegni e pressioni e tutto ciò che vuole quando rientra a casa è rilassarsi.

[Facciamo una serata per uno, va bene? Così…per par condicio!]

12- Il vostro scopo: fare in modo che casa vostra sia un luogo di pace e serenità, ordine e tranquillità dove vostro marito possa rigenerarsi sia nella forma che nello spirito.

[Non garantisco i risultati, ma ci provo!!]

13- Non accoglietelo con lamentele e problemi

[ma no certo, solo due bollette della luce, il condominio, l’assicurazione… in fondo i problemi sono altri!]

14- Non lamentatevi se è arrivato tardi per cena o addirittura è stato fuori tutta la notte. Considerate questo come una cosa minore, rispetto a tutto ciò che deve aver passato lui durante la giornata.

[ma certo, battiamo pure le mani “bravo…bravo…”. Tu provaci a restar fuori la notte senza avvertire! Sicuro ci resti pure quella dopo]

Casalinga anni 50

15- Fate in modo che stia comodo. Lasciate che si sieda in una comoda poltrona o si sdrai nella camera da letto. Preparate una bevanda calda per lui.

[ahò…mica è invalido! Te le ha fatte mamma due manine?]

16- Sistemategli il cuscino e offritevi di togliergli le scarpe. Parlate con tono calmo e piacevole.

[mi mordo la lingua…no comment]

17- Non fategli domande riguardo le sue azioni e non mettete in discussione la sua integrità.

[ora sto prendendo a testate il muro…]

18- Una buona moglie sa stare sempre al proprio posto.

[no…non ce la faccio…hai vinto! Casalinga anni 50… mi arrendo!! Bandiera bianca!!!]

 

Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne – 25novembre

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
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Oggi, 25 novembre, è la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

I dati parlano chiaro: più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita.

Dall’inizio dell’anno, in Italia, si sono contate 128 vittime del femminicidio, più o meno muore una donna ogni due giorni. Questo dato è agghiacciante.

Ogni casalinga prima di tutto è una donna. 

Mi fa male pensare che la maggior parte delle violenze (circa l’84%) accade tra le mura domestiche. si scopre infatti che il responsabile della violenza è nel 48% dei casi il marito, nel 12% il convivente nel 23% l’ex partner. La violenza fisica non è mai sola, seguono violenze psicologiche e minacce che non finiscono nemmeno dopo una separazione o un divorzio.

La dipendenza economica inoltre e la preoccupazione di non poter sostenere i propri figli induce la donna a restare una vittima in silenzio, per amore dei figli, solo fino a quando, proprio i figli crescendo si interpongono tra lei e il “mostro”. Solo allora si troverà forse il coraggio di allontanarsi e soprattutto di denunciare il proprio partner.

Un appello a tutte le donne che ogni giorno vivono un incubo:

non siete sole, lasciatevi aiutare, denunciate!

Oggi indossate qualcosa di rosso! Scarpe, un fazzoletto, una sciarpa, …basterà appendere un drappo rosso alla finestra per il diritto alla vita e alla libertà di ogni donna!

Che questa iniziativa non si limiti alla giornata di oggi, ma continui ad attirare l’attenzione dei politici e delle istituzioni, perché possano vigilare e dare risposte efficaci.

Telefono Rosa : consulenza legale, psicologica e medica gratuita. 06.37518282

Dove ho sbagliato? – video

checco zalone
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L’altra domenica sono andata a vedere l’ultimo film di Checco Zalone dal titolo “Sole a catinelle”

Ci siamo fatti un sacco di risate…poi quando ho ascoltato questa canzone…mumble mumble…m’è passata l’allegria!

Esisteranno davvero mariti che la pensano in questo modo?? che si chiedono “dove hanno sbagliato?”, pensando che le mogli possano essere felice solo a lavare i piatti e a rassettare la casa…

Altro che ridere …c’era da piangere!!

 

 

Testo della canzone:

Passo a rallentatore questa nostra soria d’amore

piango e resto senza fiato

dove ho sbagliato… dove ho sbagliato

faccio mente locale

se ti ho fatto mai del male

se le ali ti ho mai tappato

dove ho sbagliato… dove ho sbagliato

Ti facevo stirare, ti facevo lavare, dico ti ho mai vietato di fare un bucato

dove ho sbagliato… dove ho sbagliato

era tua la letizia di gettar l’immondizia tua è l’immensa emozione fare il cambio stagione

che senso avrà questo sole al tramonto se torno a casa e non trovo pronto

che senso avrà la rugiada al mattino senza mutande dentro al comodino

che senso avrà quella mia lavatrice

senza di lei che ritira le robbe e le stende felice

forse ho sbagliato a comprartelo il Bimby eri gelosa ho capito mia bamby

forse ti ha offeso la lavastoviglie

tu con le mani fai più meraviglie

forse ho sbagliato se non ti ho mai detto che per me c’era un unico oggetto e quello eri te..te…te