Pianificare troppo provoca stress
No, non lo dice la scienza, lo dico io.
Succede infatti che dopo anni e anni di pianificazione accurata delle faccende domestiche e degli impegni, di organizzazione scrupolosa per ottimizzare bene gli spazi in casa, io ad un tratto abbia alzato bandiera bianca. Mi sono arresa.
Per lungo tempo ho pianificato, fatto programmi, organizzato cassetti, armadi e credenze, declutterato abiti, scarpe e ciarpame vario (ma, ahimè, i chili di troppo sono ancora là!), con l’intento di avere sempre più tempo per me, per la mia famiglia e per i miei hobbies.
Ma una mattina, a primavera, mi sono svegliata senza alcuna voglia di decidere il menu settimanale, senza aprire il mitico e superlativo Programma Casa DOP che per tanto tempo mi ha aiutato nelle faccende domestiche e per tutta l’estate non ho seguito alcuno schema, non ho stilato elenchi di cose da fare e non ho spuntato le mie adorate checklist.
Beh, volete saperlo? Sono stata proprio bene!
Dopo tre mesi di disorganizzazione totale nessuna di queste cose mi è mancata. Ho trascorso l’estate lasciandomi trasportare dagli eventi e dagli impegni (e, credetemi, non sono stati affatto pochi!).
P I A N I F I C A Z I O N E Z E R O
Ora mi sento molto meglio! Sono rilassata e sono pronta a ripartire a Settembre con una nuova carica e con nuove sane abitudini. In questi mesi di pausa dalla pianificazione, ho capito che organizzare è bene, ma quando si pretende troppo da sè stessi, il rischio di crollare è dietro l’angolo.
Mi sono fermata in tempo per fortuna e ho deciso che dal prossimo mese di settembre ricomincerò pian piano a
- darmi degli OBIETTIVI (fattibili!)
- pianificare PICCOLI STEP (pochi!)
- inserire tra i vari impegni quotidiani LE COSE CHE PIACCIONO A ME! (almeno con un rapporto 2:1) così da alleggerire un po’ le giornate.
Anche a voi capita di voler avere tutto sotto controllo e di restare vittima di stress da organizzazione?
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Mi è successa la stessa cosa quest’estate. Ho mollato la pianificazione dei menù. Ho smesso di fare decluttering, spesso ho fatto solo il minimo indispensabile
È capitato anche a me… Tempo fa! Che bello sapere che non sono stata da e la sola.
Ciao Silvia
questa cosa di “interrompere” la routine quotidiana fa bene alla mente e al cuore. Ogni tanto dobbiamo pensare solo a noi. La casa aspetterà 😀
Benvenuta nel club!!!
Bello però smettere ogni tanto di pensare, che poi non si smette del tutto, tuttavia fa bene ogni “fare spazio” per impegni più divertenti!
Questo post mi ha disturbato un po’….vi ho ritrovato “la moda del momento” cioè qualcuno che detta legge su come vestirsi per un anno intero poi quello dopo mi dice che non è più di moda il capo che ho acquistato, insomma, io è da un po’ che nonostante le liste e i blog che seguo mi dico che chi ha bisogno di farlo non può fare liste su liste sino a scrivere quella che le ricorda di leggere le liste! E noi atepte stiamo diventando un po’ così, ma che una blogger dall’oggi al domani mi dica quasi che adesso è il momento di smettere….non so, mi disturba. Non ci avevi mai pensato che la cosa fosse un po’ esagerata già prima? Ma chi è che ha inventato le liste?? Un americano sicuramente…
Ciao Katia
grazie per la tua testimonianza.
Sai, forse non sempre lo ribadisco, ma questo blog nasce prima di tutto come condivisione della mia vita casalinga e non solo.
Porto la mia esperienza ma lungi da me l’idea di dettare legge!
Per lungo tempo ho consigliato le checklist (nella sezione download ce ne sono a decine!) eppure in un momento difficile della mia vita ho dovuto smettere di programmare.
Mi sentivo oberata di cose da fare.
Non arrivavo mai a mettere un punto.
Non delegavo nessuno e volevo avere tutto sotto controllo.
Così un giorno ho deciso, di punto in bianco (scusa il gioco di parole), di prendere una pausa da tutta questa “organizzazione” e mi sono sentita subito meglio.
Ho trascorso dei mesi senza programmare nulla, senza organizzare i menu settimanali, senza sentirmi troppo “inquadrata” in uno schema.
Oggi,a distanza di mesi, torno a scrivere le mie liste settimanali (sono una planner addict!!!), le mie priorità quotidiane, e penso continuerò a farlo, ma lo farò con meno rigidità e sarò più tollerante con me stessa.
La mia non è una scienza esatta.
La mia esperienza è mia soltanto, ma la metto a disposizione di chi vorrà prendere spunto oppure di chi, come te, troverà una strada diversa, magari che ti farà sentire meglio.
E’ il confronto che nasce da un articolo che ci fa riflettere su cosa ci fa stare bene oppure no e questo “disagio” che tu hai provato leggendo il mio articolo è per me una critica costruttiva, e ne farò sicuramente tesoro.
A presto (spero)
Giorgia
Ciao Giorgia hai proprio ragione. Purtroppo viviamo in una società dove pianificare sembra la regola aurea ma non lo è. E lo si capisce a volte troppo tardi. Quindi bene il tuo articolo su questo argomento.
Massimo.
Ciao Massimo, proprio così.
Mi sono presa una lunga pausa dalla mia “organizzazione” e oggi torno a programmare con molta flessibilità!!!
A presto 😉
Giorgia