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La mia raccolta …è differente!

Raccolta differenziata
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Qualche giorno fa nel mio quartiere c’è stata la distribuzione dei contenitori adibiti alla raccolta differenziata.

Ho ricevuto tre buste plastificate color verde, rispettivamente per la carta/cartone/cartoncino, per il vetro, per la plastica e il metallo. Poi un piccolo (e quando dico piccolo, intendo dire veramente piccolo!) secchio per l’umido, una confezione di sacchetti trasparenti e compostabili (o biodegradabili?)*, e una busta di carta di cui non ne conosco tuttora l’utilità…

Fermo restando che sotto, in strada, di differenziato c’è ben poco, l’immondizia è talmente tanta che i secchi non riescono a contenerla e quando vengono (le volte che vengono!) a prenderla non vedo tutta questa cura per la differenziata, io mi adopererò, da adesso in poi, a gestire meglio i rifiuti di casa.

Ah dimenticavo mi hanno consegnato, insieme alla dotazione, un comodo depliant illustrativo per identificare i principali rifiuti.

In questo depliant (trattasi di tre piccoli elenchi) sono indicate le tipologie di rifiuto e la loro dest
inazione.

Fin quando la carta va nella carta e il vetro va nel vetro va bene!

I problemi sorgono dopo, durante la quotidianità della casa. Vi faccio qualche esempio:

  • pannolini per bambini. Vanno gettati nell’indifferenziato? Così Raccolta differenziatacome sono? Vanno …ehm…puliti? Per fortuna i miei bimbi son tutti belli e cresciuti altrimenti avrei dovuto optare per i pannolini lavabili!!
  • capsule del caffè, che a parte quelle Vergnano completamente compostabili, le altre vanno aperte pulite dei fondi del caffè (che andranno nell’umido), sciacquate e poi messe nella plastica e metallo. Benissimo, smetto di usare l’espresso e torno alla mia tradizionale moka!!
  • Si rompe il bicchiere di cristallo? Quello del servizio buono? Sappiate che non va nel vetro! Non è un imballaggio!
  • Gli scontrini? Non gettateli nella carta! Fareste un grande errore di valutazione!! (E adesso che ci faccio? me li mangio???)
  • Il cartone della pizza a domicilio, in quanto unto e sporco va nell’indifferenziata!
  • La carta di alluminio, quella che utilizzate per avvolgere gli alimenti, può andare nel vetro o nella plastica secondo il regolamento del vostro Comune! Telefonate!
  • Penne e pennarelli? Indifferenziata! Lo so, sono di plastica ma non rientrano nella categoria degli imballaggi, così come i giocattoli dei vostri figli. Quelli ingombranti andranno all’isola (che non c’è??) …no quella ecologica! Babbo Natale da adesso in poi porterà solo libri, tiè!
  • Piatti, specchi e bicchieri, via nell’indifferenziata! Pure i bicchieri che son di vetro? Sì sì pure quelli!
  • I tovaglioli di carta….nella carta ovvio! Ma se sono usati e sporchi…via nell’umido, poiché biodegradabili! Avrei detto indifferenziata, ma a questo punto mi si stanno confondendo le idee!
  • Peli e capelli…nell’umido! Forse era scontato, mah…
  • ora veniamo al pezzo forte, il Tetrapack. Non è plastica, non è carta. Cos’é? E’ Tetrapack! Chiamate il vostro Comune di residenza e fatevelo dire da loro!
  • Le confezioni di pasta, biscotti, pane confezionato…leggete l’etichetta e se trovate un triangolo con codice “07” significa che si tratta di imballaggi non riciclabili. Quindi? Telefonate!

raccolta differenziata appA questo punto le mie idee sono sempre più confuse. Per chiarire meglio ho trovato su Google Play una comoda applicazione. Eccola qui:

Si chiamaRaccolta Differenziata Roma ed è gratuita.

Vi consiglio di cercare un’app analoga del vostro Comune di residenza poiché i regolamenti variano da Comune a Comune.

Nell’app ci sono gli elenchi completi dei rifiuti, la ricerca è abbastanza intuitiva.

Per chi invece è condizionato dalla raccolta differenziata porta a porta esiste un’app dal nome mySir. Va indicato il Comune di residenza e troverete in aggiunta alla precedente un pratico calendario con le date e gli orari di raccolta. Pratico no?

La Pattumiera prima di tutto

pattumiera
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Un quarto d’ora, non di più. Questo servirà per rimettere a nuovo la vostra pattumiera.

Sistemare, pulire e profumare la pattumiera vi porterà via davvero poco tempo. Non è un lavoro inutile, anzi si comincia da qui.

Iniziare le faccende col pulire il “posto” più sporco della casa ti darà la carica giusta per continuare.

Germi e cattivi odori si combattono fin da subito, cambiando spesso il sacchetto della spazzatura. A proposito se utilizzate quelli del supermercato, saranno maggiormente biodegradabili e sicuramente più economici! Nel caso fossero poco resistenti potrete metterne uno dentro l’altro.

occorrente

L’occorrente per la pulizia è : acqua calda, bicarbonato, sacchetto e nastro (vanno bene quelli riciclati di una bomboniera) e Vernel cristalli di ammorbidente

bicarbonato pulizia

Per la pulizia settimanale preparare in una ciotola 1lt d’acqua calda e due cucchiai di bicarbonato. Passare con una spugna sul fondo e sulle pareti della pattumiera. Lasciar asciugare bene.

pattumiera fondo

Posizionare sul fondo* dei fogli di giornale per eventuali residui di cibo o altro. Quando utilizzate in cucina un limone, abbiate l’accortezza di lasciarlo capovolto sul fondo della pattumiera. Contrasterà il riformarsi di cattivi odori.

pattumiera vernel

Inserire in un sacchetto di tulle (è indispensabile un tessuto traspirante) tre cucchiai colmi di Vernel cristalli di ammorbidente.

pattumiera sacchetto

Chiudere il sacchetto con un nastrino.

pattumiera fondo

Inserire il sacchetto sul fondo della pattumiera.

pattumiera busta

Infine posizionare il sacchetto (biodegradabile sarebbe meglio!)

*Curiosità: sul fondo della pattumiera, un piccolo strato di argilla espansa eviterà il riformarsi di cattivi odori. Le palline di argilla si trovano comunemente nei negozi di giardinaggio o ipermercati. Contro l’umidità potrete utilizzare anche un sottile strato di sale grosso sul fondo della pattumiera.