Category Archives: famiglia

E’ tempo di gite e viaggi di istruzione. Meno ansia più divertimento con GitaSicura

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Ciao sono Giorgia, ti do il benvenuto in questo Condominio.
Qui troverai tips, rimedi, risorse utili, simpatici prospetti e planner per ottimizzare il tempo e gli spazi, nonché consigli utili per una gestione domestica più organizzata.
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Maggio e Giugno, i mesi in cui si concentrano le gite scolastiche e i viaggi di istruzione dei nostri ragazzi.

Se vogliamo stare dalla parte dei ragazzi questo si traduce in un’esperienza formativa straordinaria, un concentrato di cultura, giochi, risate sul pullman, professori coraggiosi e allegra convivialità tra compagni di classe!

Se invece restiamo nell’ottica di noi genitori, fatemelo dire, saranno giorni di ansia, trepidazione, cellulare spento/occupato/nonraggiungibile (eguai a far parte della schiera di mamme che hanno attivato da tempo l’applicazione “family” per rintracciare il proprio figlio con il GPS!!)

Non ridete! Conosco gente che lo fa!

Niente, da genitore, la gita scolastica non è per nulla una passeggiata.

Anche se l’itinerario è stato studiato da mesi, anche se si sono susseguite riunioni e assemblee scolastiche per mettere tutti d’accordo sulla destinazione, una troppo calda, l’altra troppo fredda, lì si possono perdere, al mare no è pericoloso, possibilmente l’hotel con un solo piano, al piano terra, perché si sa, i ragazzi a volte sono imprevedibili, ..ecco, malgrado le tante accortezze, il giorno della partenza sarà per noi un test di self-control per lasciar partire il proprio figlio cercando di non cedere alla tentazione di riportarlo a casa!

GuidaSicura

Quindi non ci resta che accettare di buon grado la verità che nostro figlio stia crescendo e che, malgrado i nostri mille dubbi, lui potrà sopravvivere per qualche giorno anche in nostra assenza.

Ciò non vuol dire comunque che non dobbiamo interessarci alla sua sicurezza per tutta la durate del viaggio.

E per farlo, affidiamoci alla guida redatta da Polizia di Stato e Anav, contenente un piccolo vademecum di 10 punti per garantire la sicurezza del trasporto scolastico.

GitaSicura è un progetto che promuove quindi lo scambio di informazioni tra le dirigenze scolastiche, le famiglie e tutti coloro che in qualche modo intervengono nell’organizzazione di gite scolastiche e viaggi di istruzione.

Cosa potete trovare nel blog di GitaSicura? Innanzitutto le regole di trasporto scolastico.

Sapete ad esempio che avete diritto di controllare i pneumatici, la revisione del veicolo o di verificare che il conducente sia in regola? Questi ed altri gli accorgimenti da adottare se vostro figlio partirà con la scuola.

Seguendo attivamente il sito o la pagina Facebook potrete restare sempre aggiornati sulle news, le curiosità, le esperienze dirette di scolaresche in gita. E’ l’informazione, in questi casi, a fare la differenza.

GitaSicura, un prezioso vademecum per scuole, genitori e aziende di trasporto, per garantire un viaggio sicuro ai nostri figli.

Buzzoole

Lei e Lui al supermercato, similitudini e differenze

Lui al supermercato
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Non è un caso che quando andiamo al supermercato e ci soffermiamo a guardarci intorno gli uomini e le donne hanno un metodo tutto loro per fare la spesa.

La spesa di Lei

Senza dubbio è pianificata già da qualche giorno.

Studiata a tavolino con volantini delle offerte da una parte, planner menu settimanale dall’altra, buoni sconto ritagliati e app per il conteggio delle calorie se occorre tornare in forma dopo le feste o un weekend particolarmente “sostanzioso”.

In borsa il gettone per il carrello che poi non si troverà mai, perché quella di lei non è una borsa ma un buco nero nello spazio.

Le shopping bag di ogni forgia e colore saranno sistemate, piegate e ordinate per bene, ma puntualmente verranno dimenticate in auto o a casa.lei-al-supermercato

Nessuna paura, alla cassa, prontissime ne acquisteremo una nuova, quella a fiori che fa tanto primavera in questo periodo, così ne avremo una per ogni stagione o ricorrenza dell’anno.

Lei conosce tutti i trucchi per procedere a passo di marcia, infatti ancor prima di iniziare andrà spedita al banco del fresco per prendere il numero elimina code.

Studierà con ossessiva attenzione ogni etichetta, luogo di produzione/provenienza, calorie, ingredienti per qualsiasi prodotto da acquistare.

Una volta arrivata alla cassa, nell’attesa, Lei rivolgerà la sua attenzione ai carrelli vicini con conseguente incontenibile curiosità. Ne deriverà una interminabile conversazione su “perché nelle seppie ripiene ci va il pangrattato?” e via dicendo…

Se la cassiera sarà in vena di chiacchiere, la conversazione potrà prolungarsi oltre l’orario di chiusura del supermercato!

E quando invece va Lui a far la spesa?

La spesa che fa lui non è pianificata né da una settimana né da un’ora, semplicemente prende la lista che Lei si raccomanderà di non perdere.

Al parcheggio del supermercato, l’unica sua preoccupazione sarà trovare un posto “sicuro” e lontano almeno un miglio dall’entrata (n.d.r. sono certa che questa cosa avrà un significato scientifico, ma per me, dopo tanti anni, resta un mistero!)

lui-al-supermercatoIl gettone non servirà, e le shopping bag nemmeno. Troppo femminili, con tutti quei fiori e i colori vivaci. Userà invece le bag di carta o di plastica riciclata che si biodegraderanno prima di arrivare all’auto.

Lui procederà con gli acquisti nell’ordine esatto in cui li vedrà scritti in elenco, …

…quindi guai a mettere prima l’acqua e poi la frutta, potremmo aver bisogno di rintracciarlo col GPS quando ormai non vedendolo tornare sarà notte inoltrata.

Al banco del fresco arriverà esattamente dopo aver acquistato tutti i prodotti indicati prima in elenco. E farà diligentemente la fila anche dovesse volerci tutta la mattina.

Le etichette Lui nemmeno le guarda. Semplicemente dovrà identificare marca, confezione, tipo e prezzo e se il prodotto si dovesse discostare anche solo di una virgola, il cellulare sarà la sua (e la nostra!) unica salvezza. PS Mi chiedo come facevano i nostri mariti quando ancora il cellulare non era stato inventato…

Arrivato alla cassa, sceglierà la fila “solo uomini” così da non dover intrattenere alcuna conversazione con chicchessia.

Da parte mia il problema non si pone, la spesa si fa insieme!!!

Chiedimi se sono felice!

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Ti chiedi mai se sei felice?

La vita a volte è un continuo correre.

Correre per dimagrire, correre dietro le scadenze, correre per arrivare puntuale, correre per prendere l’autobus, ecc

Non sei stanca di correre?
Come quando ai bambini, che poco sanno dei nostri ritmi, continuiamo a dire:

“Sbrigati, facciamo tardi!”
“Sbrigati a mangiare”
“Sbrigati, dobbiamo uscire”
“Sbrigati a fare la doccia dopo il calcio”

Ecco, voglio cancellare la parola “sbrigati” dal mio vocabolario!

Voglio vivere “slow”

Voglio rallentare.

Voglio sedermi a tavola a mangiare senza spiluccare dal tegame in piedi mentre “spadello” la cena.

Voglio fare colazione, seduta davanti alla Tv.

Voglio vedere un film dall’inizio alla fine sul divano, sotto al plaid e non davanti alla tavola da stiro perché così si ottimizzano i tempi.

Voglio preparare un piatto freddo al posto dell’arrosto, per avere tempo di leggere un libro, di ascoltare un po’ di musica.

Voglio parlare al telefono per ore senza farmi venire una periartrite scapolo-omerale per tenere il telefono all’orecchio mentre passo l’aspirapolvere.

Magari non riuscirò a far tutto, ma sono io a decidere “quanto è tutto”!

Non farti opprimere dagli impegni, dalle persone, dal lavoro, dal tuo fisico, …dal tuo metabolismo (l’unica cosa al momento veramente “slow”!) e agisci!

Prenderò la mia checklist quotidiana dove ho già annotato decine di cose da fare e ne evidenzierò tre, tre soltanto! E quelle porterò a termine. Ogni giorno.

Delegare e procrastinare. Sì, si può fare! Voglio vivere slow ed essere felice!

Scusa il disordine, ma anche no!

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E’ un classico:
Casa pulita, non viene nessuno a trovarci per settimane.
Casa in disordine, ……citofono, ansia, panico, fibrillazione, rassegnazione, imbarazzo. Più o meno in quest’ordine.

Prego accomodati…e scusa il disordine!

Viene sempre qualcuno quando la nostra casa non è al meglio, che sia un vicino di casa, un venditore/consulente, nostra madre, o peggio ancora nostra suocera, “qualcuno” viene sempre.

E non importa se la settimana precedente avevamo smontato casa, rivoltandola da cima a fondo e facendola brillare come uno specchio.

Quel giorno, invece, tutto sembrerà essere fuori posto. Spuntano cose che non vedevate da mesi, si materializzano pantofole spaiate sotto il divano, la polvere sembra posarsi sulla tv proprio nell’attimo esatto in cui quel “qualcuno” suona al campanello.

Se non avete pronto un piano B l’unica cosa da fare è “buon viso a cattivo gioco” e pronunciare così la fatidica frase

“Entra, …e scusa il disordine!”

Tuttavia, per attenuare quella spiacevole sensazione di disagio che ci prende davanti ai nostri ospiti vi darò qualche consiglio utile per vivere con più leggerezza la vita e gli imprevisti che questa ci propone.

  • Ricordate che la vostra casa non è disordinata ma vissutascusa il disordine
    Al contrario di ciò che voi pensate, in una casa disordinata (ma pulita!), l’ospite è molto più a proprio agio. Potrà sedersi comodamente sul divano accanto ai cuscini e ai telecomandi senza preoccuparsi di “spiegazzare” il plaid che trova.
  • Una cesta salva-ordine vi tornerà utile se, nel tempo che trascorre dal citofono alla porta, avrete modo di mettere via tutto il superfluo, nascondendola alla vista ma con l’impegno di riporre le cose appena il nostro ospite se ne sarà andato.
    Se abitate all’ottavo piano (e avrete l’accortezza di occupare l’ascensore), potrete sistemare la casa con una certa tranquillità, ma se, ahimè, abitate al primo piano, mi spiace dirlo ma la cesta servirà a ben poco!
  • Ricordate che fare il letto al mattino e mantenere il lavello della cucina vuoto danno alla casa un aspetto più ordinato fin da subito.
    In fondo non c’è nulla di male a presentare la vostra casa nel pieno delle proprie attività familiari. Giochi sparsi ovunque, dvd, la tortiera infarinata (da qui il gradevole profumo di ciambella all’arancia appena sfornata!), la console dei videogame in bella vista, tutto fa supporre che in quella casa abiti una famiglia felice.

In ultimo vi svelerò un piccolo trucco, quello proprio di riserva, quello che se non trovate su due piedi una scusa plausibile al disordine cronico che regna in casa vostra, sarete etichettate casalinghe-disperate per sempre.
Fatevi trovare sulla porta con grembiule e prodotti per pulire, circondata da mocio e stracci spolvero e pronunciate con un bel sorriso convincente la fatidica frase (rivisitata!!):

“Entra, …e scusa il disordine, stavo iniziando le pulizie in casa!”

Sarete credibili?

Nel web una volta ho letto una frase che voglio riproporre qui in questo articolo, perché spiega bene il mio concetto di casa-pulizia-disordine, come pure la filosofia #PensaPulito a cui è ispirato questo articolo.

#PensaPulito è l’iniziativa promossa da Folletto per vivere secondo i principi di lealtà e onestà, valori positivi in famiglia da poter trasmettere anche agli altri.

“La mia casa è abbastanza pulita per essere sana e abbastanza sporca per essere felice!”

scusa-il-disordine-frase

Difendiamo il diritto alla pigrizia “domestica”!

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Succede anche a voi di alzarvi la mattina e già sapere di non voler concludere nulla?

Essere praticamente sopraffatti dalla pigrizia.

Intendo dire niente faccende domestiche, impegni, preparare il pranzo, anzi peggio “pensare” al pranzo, il dentista, i figli, la scuola, l’ufficio, le bollette da pagare, l’auto, ecc!

Insomma IL NIENTE!!!

A me capita spesso e volentieri, lo confesso!
Tuttavia, appena alzata, combatto fortemente contro questa mia pigrizia ormai cronica e mi metto all’opera, come sempre, come tutti i giorni, portando diligentemente a termine tutti i miei impegni di casa e lavoro fino a fine giornata.

Eppure a volte, sento la necessità di “arrendermi” a questa sensazione di torpore e indolenza. Allora che si fa?

Semplice, ci si lascia andare…

In questi giorni di festa, dopo l’euforia del Natale, dei regali, dei pranzi succulenti e delle faccende domestiche che ti lasciano senza forze, quando hai salutato gli ospiti e sistemata tutta la casa…allora questo è un buon momento per fermarmi e godermi la giornata della “pigrizia”.

  • Regola n.1 – si può, (si deve!) restare in pigiama fin dal mattino.
  • Regola n.2 – si possono mangiare gli “avanzi” del Natale perché è buona cosa non buttare via nulla.
  • Regola n.3 – non ci sono regole, né orari.

Ci si alza dal letto solo per arrivare al divano, al plaid, alla Tv. Spizzicare tramezzini e cioccolata, vedere tutta la V stagione di Pretty Little Liars e anche quelle a seguire, poi un film da ridere e uno sentimentale. Tenere a portata di mano, telecomando, telefono, pc e smartphone anche se è buona regola non concentrarsi troppo sui social network per non venire meno alla pigrizia, quella mentale intendo!

Se poi panettoni e pandori sono venuti a noia, vi consiglio la mia fantastica Tortazza al microonde in tre minuti.

pigrizia-tortazza

Si prepara in 5 minuti e si cuoce con tre, si sporca solo la tazza Mug nella quale andrete a preparare la vostra torta monoporzione e in due minuti è praticamente già finita!

Vi piace la mia tazza mug? L’ho fatta realizzare online dal sito Saal-digital.it inviando la grafica, scegliendo i colori e il testo da scrivere. Basta un clic e dopo pochissimi giorni, puntualissima arriva la vostra tazza mug personalizzata!

Appena arrivata, integra e perfetta nei colori e nella grafica ho capito che l’avrei amata troppo. In fondo l’ho pensata per le mie giornate pigre, sul divano, davanti alla Tv.

Che dite, dovrò attendere molto per ripetere la mia giornata della svogliatezza?

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